In cinque giorni è riuscito a fare ciò che Renato Accorinti non è stato capace di fare in cinque anni. Cateno De Luca in appena 120 ore di sindacatura ha avuto la capacità di dare un indirizzo politico alla propria azione di governo mantenendo fede ai punti del suo programma elettorale. Sia chiaro, non vuole essere un endorsement al nuovo sindaco di Messina, ma è giusto sottolineare come in pochissimi giorni dal suo effettivo insediamento abbia dato un indirizzo chiaro e forte su come condurrà il Palazzo. A differenza di Accorinti, la cui unica mission era quella di spettacolarizzare ad ogni piè sospinto anche i sospiri di una giunta, che passerà alla storia per non avere concluso un fico secco. Enucleare gli insuccessi dell’amministrazione Accorinti è come sparare alla Croce Rossa, pertanto proiettiamoci al futuro.
Cateno De Luca, dal giorno del suo insediamento, ha cambiato decisamente atteggiamento rispetto alla becera campagna elettorale (questo va detto). Ha indossato i panni dell’amministratore, riunito la sua giunta e posto dei paletti rispetto ai quali nessuno può dire nulla. Non aver confermato l’incarico di direttore generale il “Balotelli” Nino Le Donne, significa un risparmio notevole sui costi di funzionamento della macchina comunale. Questo, però, qualcuno non l’ha compreso bene.
Ridurre il numero dei dirigenti significa un ulteriore risparmio per le casse comunali, e al contempo eliminare quelle rendite di posizione che alcuni dirigenti percepiscono da anni senza una effettiva contropartita per il cittadino. Avere bloccato la stagione dei concorsi avviata da Accorinti, non può che essere accolta con favore. I concorsi vanno fatti, ma stabilendo nuove regole del gioco a distanza da competizioni elettorali.
Andiamo alla delibera di indirizzo con la quale si intende costituire una Multiservizi ed eliminare allo stesso tempo le altre Società partecipate. I sindacati giustamente sono saliti sull’Aventino perché temono ripercussioni sui lavoratori, chiedendo conto e ragione al sindaco De Luca, ma sul piatto della bilancia – oltre alle legittime richieste sindacali -, si deve mettere sempre il buon funzionamento della macchina amministrativa e soprattutto l’interesse collettivo dei cittadini.
Se la Multiservizi consentirà una riduzione dei costi e l’eliminazione di consigli di amministrazione a nomina politica remunerati, ben venga il progetto rivoluzionario di Cateno De Luca, sindaco dirigista che non si fa dettare l’agenda politica da nessuno. Infine, sia chiaro che il percorso intrapreso è molto lungo e buona parte delle iniziative della nuova amministrazione dovranno passare anche dal Consiglio comunale.