“Con il servizio di refezione scolastica vorremmo partire dal 1° settembre e ho posto all’attenzione il problema rispetto al bando biennale già esistente ma è chiaro che questo va riveduto e corretto in un intervallo di tempo relativamente lungo, consentito dal bando stesso. Il bando avrebbe compreso l’attività di mensa fino a settembre 2019 ma siccome quest’anno non è stato coperto anche se contemplato, avremo qualche mese in più del 2019. Inoltre, vorrei discutere con il Sindaco del disagio del pagamento di alcune famiglie. C’è un divario incredibile tra una massiccia rappresentanza di famiglie che non paga nulla e chi invece paga tutto e anche per gli altri. E’ un servizio che va remunerato ai lavoratori, è giusto che i genitori contribuiscano almeno con un minimo sindacale, anche per chi si è fatto rilasciare il certificato Isee”. Così il nuovo assessore all’Istruzione, formazione e cultura Enzo Trimarchi che da dirigente scolastico di più istituti comprensivi ha potuto effettuare una sorta di mini ricognizione degli immobili scolastici.
““Mi sto ritrovando un bando fatto dai dirigenti, ciò non toglie che voglio rivisitarlo sotto il profilo del versamento che spetta ai nuclei famigliari. Si tratta di un servizio che merita di essere erogato per la comodità che offre – sottolinea il titolare delle Politiche scolastiche -. Se vogliamo un buon servizio, i cittadini devono pagare anche se risultano esenti. Intendo anche razionalizzare le spese. Alcuni istituti registrano pochissimi iscritti che potrebbero essere semplicemente trasferiti in locali adiacenti con i mezzi pubblici funzionali. Ci sono alcuni plessi che corrispondono al 40% del totale e che costano al Comune un milione di euro l’anno come canone d’affitto, di questi il 20% circa appartiene alla Curia. Altri ancora presentano qualche pecca strutturale o comunque sono da mettere a norma e potrebbero essere assoggettati a finanziamenti che dobbiamo recuperare. Ma l’aspetto principale sarà il risparmio dei fitti che ci permetterà di dirottare i fondi nel consolidamento degli edifici e la messa a norma come per gli impianti antincendio e di riscaldamento e l’accorpamento di alcuni plessi ovviamente vicini aumenterà anche l’esigenza del trasporto dell’Azienda municipale che dovrà essere differenziato anche per gli alunni”.
Parlando con altri colleghi dirigenti, il delegato di Giunta De Luca è riuscito a recepire i dati di diversi istituti fino a concludere che qualcuno arriva a sprecare la bellezza di 180mila euro l’anno di soldi pubblici in termini di canone di locazione quando un servizio bus per studenti andrebbe a costare molto di meno. In sostanza, si lavorerà su tre fronti: la fusione di stabili ad uso scolastico, l’incremento dei bus in strada dedicati ai ragazzi che frequentano le scuole e la riduzione dei fitti ai locali che non sono di proprietà di Palazzo Zanca, focalizzandosi esclusivamente su quelli che fanno parte del patrimonio municipale. Più avanti nei mesi, si potrebbe pensare a un censimento dei fitti anche per le scuole provinciali che dovrebbero interfacciarsi allo stesso ragionamento delle medie e delle elementari.
Trimarchi, dopo una settimana di insediamento, non sta trascurando l’aspetto della processione Vara che è inserita nel settore di sua competenza oltre che di tradizione e del folclore messinese. A tal proposito domani sera, incontrerà associazioni culturali quali i Lions che vogliono rientrare in gioco nella organizzazione dell’evento.