La quiete prima della tempesta. Cateno De Luca si gode qualche giorno di riposo in compagnia della moglie e dei figli, così come annunciato nel giorno dell’insediamento da sindaco Metropolitano. Il primo cittadino ha annunciato di essere partito alla volta di Stromboli, dove resterà fino a domenica, giusto il tempo di ricaricare le pile per affrontare i primi casi creati dalla sua azione amministrativa.
Il primo cittadino dovrà giocare su due tavoli, quello politico e quello sindacale, perché l’apertura a i privati di Messina Servizi Bene Comune e la liquidazione di Atm e Amam per arrivare alla Multiservizi (ma anche qui non sono esclusi colpi di scena), necessitano di questo doppio confronto. E’ inutile negare che il fronte sindacale è già molto caldo, de Luca ha bloccato tutti gli atti relativi agli ultimi 45 giorni, comprese quelle assunzioni che avrebbero permesso di ampliare il parco dipendenti dell’Atm. Qualsiasi sindaco subentrante vorrebbe vederci chiaro, e in caso intervenire, in tutti gli atti disposti durante il periodo della campagna elettorale.
Le parti sociali sono però su tutte le furie, secondo loro il blocco delle assunzioni di questi nuovi autisti può provocare danni al servizio, così la messa in stato d’agitazione è diventato un atto consequenziale. Questa dovrebbe essere la principale gatta da pelare che attenderà De Luca al rientro, senza dimenticare il nodo legato alla privatizzazione della Messina Servizi Bene Comune. Anche se apparentemente i toni usati dalle parti sociali in questo caso appaiono più morbidi, non dovrebbe passare molto tempo prima che si arrivi al muro contro muro, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte dell’amministrazione sulla salvaguardia dei posti di lavoro.
dalla prossima settimana dovrebbero iniziare i confronti per capire nello specifico quali saranno gli atti posti in essere dalla Giunta, che però dovrà rendere conto anche al Consiglio Comunale che tornerà a riunirsi giorno 10. Verso De Luca c’è stata grande disponibilità, soprattutto dai banchi del centrosinistra, che però potrebbe diventare particolarmente restio davanti all’ipotesi di un’apertura ai privati nell’ambito della gestione dei rifiuti.