Per il centrosinistra è arrivata l’ora delle scelte, scelte che potrebbero incidere pure sullo schieramento di centrodestra. Martedì il Consiglio Comunale farà la sua prima apparizione ufficiale dopo a proclamazione, lì sarà tracciata la prima cartina geografica dell’aula, con i tre poli a confronto, perché non va assolutamente dimenticato il Movimento 5 Stelle.
Di questi tre poli nessuno dovrebbe restare fuori dall’ufficio di presidenza, ma se il centrosinistra, o meglio il Partito Democratico, pur andando a rilento ha iniziato i propri confronti interni, così non si può dire per il centrodestra. Sin qui Forza Italia, Bramanti Sindaco e Ora Messina non si sono guardate negli occhi, non hanno cercato di aprire un confronto per cercare di individuare quel nome forte che fosse in grado di ricevere quei consensi trasversali che servono in questi casi.
L’unico nome trapelato in questi giorni è quello di Benedetto Vaccarino, genovesiano doc confermato in aula con oltre mille e quattrocento preferenze con Forza Italia, nome che però non avrebbe provocato quell’assenso interno necessario in questi casi.
Così ecco che il centrodestra potrebbe decidere di non decidere, magari attendendo il nome uscito dal cilindro del centrosinistra. Se tra le fila del Partito Democratico dovesse uscire un nome di spessore (la lista è nota da Calabrò a Gioveni passando per Gennaro, Cardile, Antonella Russo e Biagio Bonfiglio), ecco che il centrodestra possa semplicemente garantire il proprio supporto, in cambio d una vicepresidenza. Il nome più gettonato potrebbe essere quello di Pierluigi Parisi, che ha già ricoperto il ruolo di vicepresidente nell’ultimo anno e mezzo.