Stop imposti da una parte e volontà di vederci chiaro dall’altra. Cateno De Luca non si ferma neanche in vacanza. Dal suo “esilio” dorato di Stromboli, dal quale rientrerà domenica, il primo cittadino continua la produzione di atti destinati a far discutere. Innanzitutto, nella riunione del 3 luglio, la giunta comunale ha disposto una comunicazione al dirigente al Territorio, Antonio Cardia, in cui si chiede lo“stato dell’arte e revoca delibere di giunta e consiglio comunale“, il sindaco spiega che “si è manifestata, durante la seduta di giunta comunale del 3 luglio, la volontà di conoscere lo stato dell’arte della pianificazione urbanistica e di settore”.
Tradotto, vuol dire che l’amministrazione ha intenzione di revocare in autotutela tutti gli atti che l’amministrazione Accorinti ha disposto in tema di salvaguardia del territorio, vale a dire il Piano Regolatore e il famoso decreto “salva colline”. Inoltre “Si richiede pertanto di relazionare in merito, entro il termine di cinque giorni, anche all’assessore con delega specifica (Salvatore Mondello), provvedendo altresì a predisporre le relative proposte di deliberazione di giunta di revoca degli atti già adottati dalla giunta e dal consiglio comunale nel medesimo termine”. La Variante di Salvaguardia, il salvacolline appunto, è stato l’atto su cui l’ex assessore Sergio De Cola si è maggiormente esposto, definendolo uno strumento necessario per evitare che si possa costruire in zone a rischio.
L’atto è stato approvato in giunta un anno e mezzo fa, senza che però sia mai stato discusso in sede di Consiglio Comunale, ma solo in commissione. Gli ordini professionali non hanno mai nascosto le proprie perplessità si questo strumento, così come gli stessi ex consiglieri. Lo stesso Prg stava giungendo in aula prima dello sciogliete le righe, decisamente troppo tardi per pensare che il Consiglio si potesse assumere la responsabilità di votare un atto così complesso a fine mandato con quasi tre anni di ritardo rispetto ai tempi annunciati dall’amministrazione. Ma l’amministrazione De Luca vuole vederci chiaro anche sulla situazione economica dell’ente. Il sindaco, in campagna elettorale, non ha mai nascosto di essere favorevole al dissesto finanziario con “cui si sarebbero portate le aliquote al massimo per i cittadini, situazione identica a quella vissuta in questi anni”.
Il bilancio di previsione 2018 è stato l’ultimo atto partorito dall’aggiunta Accorinti, con tanto di selfie celebrativo, da qualche ora è al vaglio dei revisori dei conti che già hanno denotato l’assenza di una quindicina di documenti. Una cattiva abitudine della “passata gestione”, perché spesso l’organo di controllo denotava l’assenza di documenti (la prima cosa che si controlla è quella) chiedendoli all’amministrazione, facendo così trascorrere ulteriori giorni. Toccherà al ragioniere generale De Leo produrre gli atti necessari. I revisori dei conti, intanto, sono stati convocati per lunedì alle 19 “al fine di avere un quadro della situazione economico finanziaria del triennio 2015-2017 e del previsionale 2018-2020”.