Il primo piccolo passo verso il rinnovamento dei vertici delle società partecipate avverrà già oggi, tutti i partecipanti potranno presentare il proprio curriculum: in ballo ci sono dieci posti, tre per ogni Consiglio d’Amministrazione di Atm, Amam e Messina Servizi Bene Comune e la presidenza dell’ente Teatro Vittorio Emanuele. Per partecipare al bando occorre essere cittadino europeo ed avere comprovata esperienza tecnica e amministrativa verso enti o aziende pubbliche e private.
Inoltre tutti i candidati dovranno mettere a conoscenza dell’amministrazione l’eventuale appartenenza a gruppi sportivi, ad associazioni culturali, Onlus, cooperative sociali, a logge massoniche così come a qualsiasi forma di associazione pubblica non coperte dalla privacy. Queste condizioni dovranno essere riportate con una dichiarazione che dovrà essere allegata al curriculum, via pec all’indirizzo protocollo@pec.comune.messina.it. Dopo di che toccherà all’Ufficio di Gabinetto del Sindaco valutare i curriculum migliori, ma l’ultima parola spetterà comunque al primo cittadino che affiderà gli incarichi su base fiduciaria, come da prassi. Cateno De Luca non ha perso tempo, mettendo immediatamente nel mirino l’establishment delle società partecipate, disponendo la messa in liquidazione delle tre principali aziende.
Intanto si faranno le pulci ai conti, previsti dei vertici con i relativi collegi dei revisori dei conti, a quel punto l’amministrazione avrà un’idea molto più chiara sulla gestione di questi anni. De Luca però ha dato degli indirizzi politici molto chiari, per quanto riguarda la Messina Servizi il futuro sarà rappresentato dai privati, che gestiranno il servizio dopo l’apposito bando. Ci dovranno essere dei passaggi tecnici e politici obbligatori, innanzitutto sotto l’aspetto sindacale l’amministrazione dovrà dimostrare che non si perderà un solo posto di lavoro, nonostante la società privata possa denotare un esubero di personale.
La giunta punta ad un ricollocamento in altri servizi simili, ad esempio la pulizia dei cimiteri. Fermo restando che tutti questi step necessitano del via libera politico del Consiglio Comunale, ma l’idea dell’amministrazione è quella di tenere in vita la Messina Servizi per un massimo di due anni, il tempo necessario per creare i presupposti per la nuova era nella gestione dei rifiuti. Dall’altra parte esiste la volontà di rafforzare l’Amam, facendola diventare l’azienda idrica dell’intero territorio messinese, quindi anche dei centotto comuni della provincia. Un progetto ambizioso che lo stesso De Luca esporrà il prossimo 20 luglio nella riunione dell’Ati, l’assemblea territoriale idrica, che se dovesse raccogliere consensi allora potrebbe diventare molto più di una semplice suggestione.