Cominciano le trattative per la creazione di un unico ente a cui affidare la gestione degli aeroporti siciliani. Lo scorso marzo il presidente regionale Nello Musumeci annunciò infatti di voler dare vita a una società di gestione per gli aeroporti dell’Isola. In breve, l’idea che sta dietro a questo progetto, per certi versi molto ambizioso, è quella di rendere più efficiente la gestione del servizio di trasporto aereo siciliano: “La parcellizzazione gestionale non favorisce la crescita del trasporto aereo”, dichiarò al riguardo Musumeci. Tra l’altro, quello del miglioramento del servizio in questione rappresenta per la Regione un mezzo per raggiungere un fine più importante, cioè quello del contenimento della spesa pubblica. Gli aeroporti siciliani ad oggi hanno infatti natura pubblica, il che significa che i costi connessi alla gestione degli stessi sono a carico dell’Ente regionale. Snellire un servizio del genere potrebbe essere per la Regione, di cui tutto possiamo dire eccetto che goda di una grande solidità finanziaria, un’occasione per realizzare un’importante opera di spending review.
Adesso si è passati dalle parole ai fatti, o quantomeno questo è l’intento dell’esecutivo regionale. Il presidente Musumeci e la sua squadra di governo hanno deciso infatti di convocare per la giornata di oggi, presso la sede regionale di Catania, quello che si prevede essere un incontro-scontro con i presidenti e gli amministratori delegati degli aeroporti dell’Isola (Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa). Obiettivo di questo primo incontro sarà quello di fare un brief per valutare la situazione attuale del servizio di trasporto aereo siciliano e per discutere delle conseguenti azioni da intraprendere nel futuro.
Con molta probabilità il presidente regionale dovrà scontrarsi con le diverse società aeroportuali, le quali sono chiaramente recalcitranti nel cedere a una società terza la propria autonomia gestionale, specie per quel che concerne la gestione delle risorse finanziarie. Ma questo non è l’unico problema che Musumeci potrebbe essere chiamato a dover affrontare. Sono infatti diverse le questioni ancora aperte che devono essere discusse. Innanzitutto, nulla si sa di quale sarà la natura giuridica di questa eventuale nuova società gestionale, e in particolar modo non è dato sapere se avrà una natura pubblicistica oppure se aprirà le porte alla privatizzazione. Infatti, si prevede che le società aeroportuali dell’Isola saranno propense a mantenere lo status quo delle cose, mentre a spingere per la privatizzazione probabilmente sarà l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile presieduto da Vito Riggio, con il quale Musumeci ha avuto già diversi colloqui.