"Giano bifronte": buco da 10 milioni in casa per anziani, raffica di arresti a Catania

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"Giano bifronte": buco da 10 milioni in casa per anziani, raffica di arresti a Catania

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martedì 10 Luglio 2018 - 08:51

Gli agenti della Direzione investigativa antimafia di Catania, con il supporto dei centri operativi di Caltanissetta, Messina, Palermo e Reggio Calabria, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale etneo, nei confronti di cinque soggetti, indagati nell’ambito di un’inchiesta della locale Procura sulla gestione dei fondi regionali destinati all’istituto medico psico-pedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata li Battiati, in provincia di Catania.
Avrebbero “distratto” fondi regionali per 10 milioni destinati a strutture socio-sanitarie. Questa l’accusa mossa dalla procura della Repubblica di Catania, diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro, nei confronti di 5 persone.
Nei guai Corrado Labisi, 65 anni, già presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Medico Psico-Pedagogico ‘Lucia Mangano’, ente che si propone di assistere moralmente e socialmente i poveri della città e della provincia, creando centri di mutuo soccorso, elargendo sussidi a favore degli stessi, creando laboratori, offrendo assistenza medica, alleviare lo stato di eventuale disagio per disoccupazione, malattia o altro.
Labisi, spiega la Procura, è anche presidente dell’associazione ‘Saetta – Livatino’, impegnata a sostenere le iniziative antimafia in ricordo del magistrato Livatino barbaramente ucciso dalla mafia. Ai domiciliari la moglie, la figlia e due collaboratori.