Il Civico Consesso di Palazzo Zanca ha il suo Vicepresidente vicario alle 15:40. Si tratta di Nino Interdonato che incassa 19 preferenze ma per il Vicepresidente supplente si deve attendere una seconda votazione affinché il nominativo sia convalidato e una terza complessiva perché manca la maggioranza assoluta e si deve procedere con la maggioranza semplice sul numero dei presenti. Questa è l’interpretazione del segretario Le Donne. A riscuotere più voti al secondo posto è Serena Giannetto dei Cinquestelle che si attesterebbe con un quorum di 14 al di sotto della metà più uno ovvero 17. Il fatto prova che un patto tra la Coalizione di Centrosinistra e lo schieramento che siede anche al Governo nazionale esiste per poter corazzare più comodamente la “famosa maggioranza d’Aula”, senza intralci e sgomitate ravvicinate da parte del Centrodestra. Nel frattempo, Interdonato si gode il suo accreditamento a ricoprire questa posizione sempre delicata per equilibrare una platea di 32 anime ed i rapporti con il resto del Palazzo (quando sarà il suo turno) ed è fiero di poterlo realizzare per il suo secondo mandato, avendo acquisito anche ad una giovane età la competenza per svolgere l’attività istituzionale. Sarà dunque il delegato di Cardile quando questi non potrà partecipare alle sedute di Consiglio e, nel ringraziare tutti, rivolge un doveroso pensiero a suo padre che non c’è più.
Si rifà la votazione per il Vicepresidente supplente alle 16:05. Serena Giannetto viene riconfermata con 18 voti con quattro in più rispetto alla prima votazione. Il suo risultato è comunque storico perché innalza il Movimento 5 Stelle ad un ruolo di prestigio all’interno della Casa municipale per la prima volta assoluta, a fronte anche dei sette consiglieri eletti dalla popolazione, tra cui ricordiamo Gaetano Sciacca, l’ex candidato a Sindaco. Giannetto appare e si sente emozionata e ringrazia la sua lista per averle offerto questa occasione notevole e l’assemblea per aver creduto in lei.
Infine, chiede al neo Presidente Cardile che possa essere rimosso il quadro gigante esposto nell’Aula consiliare “perché rappresenta la morte civile della città”. Il presidente ha risposto che senz’altro l’istanza verrà esaminata e presa in carico.