Nessuna alleanza di lungo corso con il Movimento 5 Stelle, ma solo un accordo per decidere la nomina del presidente. Alla fine l’ha spuntata Claudio Cardile, che già questa mattina ha preso possesso della propria stanza, insieme ai propri vice, Nino Interdonato e Serena Giannetto.
All’indomani della votazione che di fatto ha sancito la spaccatura all’interno del Partito Democratico, con Felice Calabro’ ed Antonella Russo che hanno contestato il metodo con cui si è arrivati all’elezione di Cardile. Il neopresidente però non ci sta e ribadisce: “Non c’è nessuna spaccatura, si è usato come criterio di valutazione quello dei voti raccolti in occasione delle amministrative e si è applicato”.
Cardile, inoltre, ricorda gli incontri interni che si sono svolti nei giorni scorsi: “Ci sono stati, si sono scelti dei criteri oggettivi e quindi non controvertibili. Capisco la delusione di chi aveva delle legittime aspirazioni personali, ma bisogna guardare avanti”.
L’ufficio di presidenza si è gia messo in moto, presto si conoscerá la composizione delle commissioni, ma intanto c’è un altro strappo da ricucire, quello con un centrodestra deluso dalla ripartizione delle cariche: “Questa mattina ho incontrato i rappresentanti della lista Bramanti Sindaco, dobbiamo collaborare per la città è ricucire i rapporti qualora ce ne fosse bisogno. L’appello del sindaco? Collaboreremo e discuteremo sugli atti, interverrò qualora l’atteggiamento dell’amministrazione non sia ritenuto consono”.