Infermieri dell’Asp non stipendiati, il Nursind insorge: "Troppi ritardi nei pagamenti"

Redazione MessinaOggi.it

Infermieri dell’Asp non stipendiati, il Nursind insorge: "Troppi ritardi nei pagamenti"

sabato 21 Luglio 2018 - 11:44

Crescono i malumori tra il personale infermieristico dell’Asp messinese,  costretti a sopportare sempre più frequenti ritardi nei pagamenti, così da cumulare arretrati che vanno dai 900 a 1.800 euro a persona. Di questi  600 circa sarebbero legati alla produttività, 600 per le attività del 118, 300 di arretrati del contratto, 300 di intramoenia, più le progressioni orizzontali al momento non quantificabili. A queste già rilevanti mancanze si aggiungono persino le somme per la sala operatoria in occasione del G7 di Taormina, mai pagate. Una situazione a dir poco penalizzante per i dipendenti, come denuncia il sindacato Nursind: “Ancora una volta – dice Ivan Alonge, segretario territoriale del Nursind – questo sindacati con la rappresentanza Rsu è costretto a sollecitare un pagamento dovuto ai dipendenti dall’Asp di Messina. È prassi che le somme del 118 vengano trattenute non solo al personale in debito orario, e questo è giusto e l’Asp in questo caso è celerissima, ma anche pagate in ritardo, senza motivo, a tutti gli altri. Ancora una volta – prosegue Alonge – si rileva una deresponsabililizzazione del manager rispetto ad una inadeguata Direzione amministrativa che sembra adesso che, a prescindere dalla querelle, sia stata all’insegna dell’inefficienza e della inefficacia”.

Il Nursind evidenzia “continui ritardi nei pagamenti di arretrati del contratti, di attività del 118, dei premio di risultato, di progetti. Ma non solo, emerge un continuo ricorso al contenzioso, anche in opposizione, anche davanti a lampanti evidenze di pagamento. L’amministrazione appare come un elefante addormentato, dove ognuno può creare ritardi di pagamento e malumori al personale, danneggiandolo senza che la commissione disciplinare intervenga. Trattamento diverso sembra essere fatto al personale sanitario, costretto a lavorare e tacere secondo questo strano tipo di management. Più volte il sindacato degli infermieri ha inviato atti ad assessorato, ministero e corte dei conti. Una indagine sembra ormai inevitabile”.