Spiagge sicure: Viminale stanzia 2,5 milioni. Tra i beneficiari anche Taormina e Giardini

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Spiagge sicure: Viminale stanzia 2,5 milioni. Tra i beneficiari anche Taormina e Giardini

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sabato 28 Luglio 2018 - 12:13

Pioggia di finanziamenti in arrivo per contrastare l’abusivismo lungo i litorali italiani. È stato approvato infatti “Spiagge sicure”, il piano che mira a porre un freno alla presenza di vu cumprà e abusivi sulle spiagge italiane e dintorni. Stiamo parlando di un finanziamento di due milioni e mezzo di euro che saranno destinati ai cosiddetti comuni rivieraschi a vocazione turistica. Il piano, che è stato fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, prevede un temporaneo rafforzamento dei corpi di polizia locali. A tal fine, si è deciso di procedere con l’assunzione a tempo determinato di nuovi agenti di polizia da un lato e l’aumento degli straordinari per quelli già in servizio dall’altro lato. Previsto altresì l’acquisto di appositi strumenti per contrastare l’abusivismo sulle spiagge e per realizzare apposite campagne di sensibilizzazione. Soddisfatto al riguardo Salvini, che in un tweet ha commentato: “Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai comuni le risorse necessarie per i controlli: 2 milioni e mezzo di euro per 54 località”.

A beneficiare di tali finanziamenti saranno 54 comuni italiani, due dei quali ricadono nella città metropolitana di Messina. In particolare, ai comuni di Taormina e Giardini Naxos saranno erogati complessivamente fino a un massimo di 100 mila euro, 50 mila euro per comune. L’importo dei finanziamenti sarà infatti variabile e dipenderà dai progetti che sono stati approvati. Più in generale, dei 54 comuni che rientrano nel piano in questione, 15 si trovano al Nord, 23 al Centro e 16 al Sud. Per poter accedere ai suddetti finanziamenti bisognava rispettare dei requisiti abbastanza stringenti, tra i quali quello di non avere una popolazione superiore ai 50 mila abitanti e non essere il capoluogo di una provincia (da qui si comprende il perché la città di Messina non figuri tra i comuni beneficiari). Tra l’altro, considerato che le somme in questione andavano destinate ai comuni a vocazione turistica, si è deciso di fare riferimento all’indicatore di affollamento nelle strutture alberghiere, che doveva registrare almeno mezzo milione di presenze annuali. Dei criteri stringenti, come dicevamo, tant’è vero che il Viminale ha reso noto che potenzialmente soltanto 72 comuni rispondevano a queste caratteristiche e che di questi soltanto 61 avrebbero potuto accedere a tali finanziamenti per via della limitatezza delle risorse a disposizione. In ogni caso, ciascun comune non poteva beneficiare più di 50 mila euro.

Di seguito l’elenco completo dei comuni beneficiari del piano in questione: a Venezia, Cavallino, Treporti, Iesolo e San Michele al Tagliamento; a Rimini, Riccione, Bellaria, Igea Marina e Cattolica; a Ravenna, Cervia; a Forlì-Cesena, Cesenatico e Gatteo; a Napoli, Sorrento, Ischia e Forio; a Ferrara, Comacchio; a Foggia, Vieste e Peschici; a Grosseto, Castiglion della Pescaia e Follonica; a Sassari, Arzachena e Alghero; a Livorno, Bibbona, Capolivieri e San Vincenzo; a Lucca, Pietrasanta e Camaiore; a Rovigo, Rosolina; ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto; ad Ancona, Senigallia e Numana; a Messina, Taormina e Giardini Naxos; a Savona, Alassio, Finale Ligure e Loano; a Lecce, Ugento, Otranto e Gallipoli; a Nuoro, Orosei, Budoni e San Teodoro; a Salerno, Camerota e Capaccio; a Cagliari, Muravera e Villasimius; a Imperia, Diano Marina; a Cosenza, Cassano all’Ionio; a Palermo, Cefalù; a Pesaro Urbino, Gabicce Mare; a Brindisi, Fasano; a Teramo, Tortoreto e Giulianova; a Latina, Fondi; a Fermo, Porto Sant’Elpidio; a Trapani, San Vito Lo Capo; a Macerata, Porto Recanati.

Paolo Mustica