“Se qualcuno non mi dice chiaramente che le scuole le posso riaprire io non le riapro, sono pronto a far scoppiare un caso a livello nazionale”. Messaggio chiaro ed inequivocabile da parte del sindaco Cateno De Luca, che ha riposto presente all’invito del presidente della commissione Scuola, Piero La Tona, in occasione della seduta straordinaria di venerdì. Al centro del dibattito, naturalmente, l’ordinanza urgente con cui il primo cittadino ha ordinato la chiusura dei plessi scolastici in ben 21 Comuni del nostro territorio, comprese quelle cittadine. Naturalmente la spada di Damocle di tutti i plessi resta la sicurezza, tanti, troppi istituti non sono in regola con le certificazioni e lo stesso De Luca non ha intenzione di indietreggiare di un solo centimetro.
Il tempo però è davvero poco, l’apertura dell’Anno Scolastico è prevista per il 12 settembre, quindi è impensabile che in poco più di un mese si riesca a sopperire ad anni e anni di rispetto parziale delle norme. Tra pochi giorni, il sindaco riceverà l’esito dell’indagine che sta portando avanti il Dipartimento, solo a quel punto si conoscerà la situazione di ogni singolo istituto e si capirà come intervenire nello specifico. Ma intanto l’ordinanza rimane così com’è: Su 108 plessi scolastici di proprietà del comune di messina appena 2 hanno la certificazione di vulnerabilità sismica mentre una decina di plessi sono in regola con le normative antincendio. Lunedì mattina 13 agosto incontro definitivo con i dirigenti comunali competenti per decidere il da farsi. Abbiamo ricevuto il plauso dei dirigenti scolastici che sono intervenuto ai lavori della commissione. Ringrazio il presidnete della Commissione Professor Piero La Tona e tutti i Componenti per questo qualificato momento di confronto. Per ora l’ordinanza sindacale rimane in vigore”.
In aula, i consiglieri presenti, hanno fatto presente al primo cittadino che il Comune non può e non deve affrontare questa emergenza da solo. Opinione trasversalmente condivisa, da Massimo Rizzo di Libera Me a Giovanni Scavello di Forza Italia. Il fattore tempo, come detto, non gioca a favore di Palazzo Zanca, in molti hanno chiesto una discesa in campo del Prefetto, Librizzi, e del Miur, affinchè si possano trovare quei fondi necessari affinchè si possano compiere quegli interventi necessari alla riapertura dei plessi scolastici, garantendo così la salvaguardia del diritto allo studio.