La prima scadenza è quella del 31 ottobre, entro quella data le numerose baracche messinesi dovranno essere evacuate poi, entro il 31 dicembre, si dovrà passare alla totale demolizione delle case. Da giorni, ormai, queste due date rappresentano un appuntamento con la storia per l’amministrazione De Luca, vale a dire da quando con l’ordinanza del 6 agosto il primo cittadino ha ufficialmente dichiarato guerra alla problematica che da decenni rappresenta un colpo mortale alla decenza cittadina.
Tanti, troppi annunci sul risanamento sono stati fatti in questi anni, ma l’amministrazione De Luca ha intenzione di andare avanti con fermezza e decisione, affinchè le date siano rispettate. Una missione ardua ma che la Giunta non reputa impossibile. Nell’incontro avuto con il Governo regionale la settimana scorsa, l’amministrazione ha scoperto le proprie carte, annunciando la volontà di acquistare immobili sfitti da destinare ai baraccati, non senza un consistente aiuto da parte delle casse palermitane.
Il primo passo sarà la costituzione dell’Agenzia per il Risanamento, il 21 agosto a Palermo appuntamento per preparare il passaggio di consegne alla nuova realtà che lo stesso De Luca aveva sponsorizzato in campagna elettorale. Palazzo Zanca intanto ha pubblicato l’avviso per l’acquisto delle unità abitative per chi vive all’interno delle baracche, chi vuole potrà vendere la propria abitazione al Comune presentando la richiesta entro il 25 settembre. L’alloggio dovrà essere ubicato a Messina, non dovrà essere inferiore a 45 mq o superiore a 110 mq, non deve rientrare nelle categorie catastali A/1, A/6, A/7, A/8, A/9. Infine l’alloggio dovrà essere privo di ipoteche o usufrutto e non dev’essere stato precedentemente acquistato con sovvenzioni edilizie. Il costo minimo dovrà essere di 910 euro al mq fino ad un massimo di 1050 euro al mq, a valutare l’idoneità degli immobili sarà una commissione nominata dal Comune stesso.