“Ho preparato io Marta e Alberto al corso prematrimoniale e ho imparato da loro la capacita’ di donarsi agli altri che e’ stata la cifra di tutta la loro purtroppo giovane esistenza. Si sarebbero sposati qui tra meno di un anno e oggi: Marta e Alberto, questo e’ il vostro matrimonio”. Lo ha detto durante l’omelia don Roberto Jankovic, il sacerdote che ha celebrato i funerali di Alberto Fanfani e Marta Danisi, due delle vittime del crollo del ponte di Genova. La chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, dei padri lanteriani di Pisa, era la parrocchia frequentata abitualmente dalla coppia e la giovane infermiera cantava anche nel coro, che oggi l’ha ricordata con un messaggio: “Canteremo sempre parole di gioia e di amore in questa chiesa e lo faremo per voi”. Tra le navate tanti amici e colleghi della giovane coppia: Fanfani era un anestesista all’ultimo anno della scuola di specializzazione e Marta Danisi aveva lavorato a lungo come infermiera presso l’ospedale cittadino dove aveva incontrato il fidanzato prima di trasferirsi ad Alessandria dove aveva ottenuto un contratto a tempo indeterminato. La coppia tuttavia, hanno ricordato gli amici e il sacerdote, avrebbe comunque scelto “di vivere stabilmente a Pisa una volta che si fosse stabilizzato il lavoro”. I feretri ora pero’ saranno sepolti nei luoghi di origine delle rispettive famiglie: Marta a Sant’Agata di Militello e Fanfani a Firenze dove la sua famiglia fara’ celebrare domani alle 10 un altro cerimonia funebre nella chiesa di Badia a Ripoli.