“Si diano informazioni corrette sui lavoratori”, così Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti bacchettando il sindaco Cateno De Luca in riferimento alle sue dichiarazioni circa la presenza all’Atm di sedicenti dipendenti inidonei alla guida che verrebbero inopportunamente impiegati all’interno dell’azienda in mansioni di ufficio. In un video postato ieri sulla sua pagina Facebook, De Luca ha infatti affermato di aver disposto alcune visite di accertamento nei confronti di dieci ex autisti ritenuti inidonei alla mansione di autista, scoprendo sorprendentemente che nessuno di questi effettivamente era impossibilitato a guidare autobus. I sindacati dei trasporti tengono però a precisare che quanto affermato dal primo cittadino sia, quantomeno in parte, falso: “Dei dieci dipendenti risultati ieri idonei alla guida ben sei già lo erano, ma essendo impiegati come autisti di soccorso e rimessa sono stati inviati al sanitario per la necessaria certificazione richiesta per legge alla guida all’esterno; mentre dei restanti quattro nessuno era inidoneo definitivo, ma correttamente sottoposti a controllo periodico della inidoneità provvisoria certificata dal medico competente aziendale”.
In ogni caso, al di là della vicenda in esame, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti condividono pienamente la decisione del Cda della società circa la necessità di reperire personale interno da utilizzare alla guida: “Operazioni senza dubbio corrette nell’ottica della riorganizzazione interna e in tal senso si mandino pure a visita anche tutti e 500 dipendenti, ma senza inutili derive populiste che rischiano di mettere in cattiva luce anche la stragrande maggioranza dei dipendenti Atm che ogni giorno operano per dare un servizio alla città.
“Su ogni forma di riorganizzazione interna nessuna preclusione: constatiamo anzi si sia già proceduto a esternalizzare le attività di soccorso bus a ditta esterna, recuperando così quattro unita alla guida. Chiederemo nel prossimo incontro se l’operazione risulta conveniente in termini di costi e ricavi e in tal senso giudicheremo. Di certo siamo di fronte ad una azienda fino ad oggi pubblica in ogni sua componente e, pertanto, sarà indispensabile confrontarci con la nuova governance sul futuro piano industriale e su quali ulteriori eventuali esternalizzazioni è intenzionata a procedere”.