Tutti parteggiano per la sicurezza che possa attecchire nelle scuole della propria città e negli ampi quartieri da risanare dal degrado e dallo spettro delle baracche che una volta demolite non dovrebbero più nemmeno riaffiorare dal terreno e dal nostro ricordo. Ma la paura è che una volta atterrate con le ruspe che sia sotto il nome di Agenzia per il Risanamento o di altra classificazione e che queste casupole possano riformarsi a distanza di circa un quinquennio con la fine delle risorse economiche elargite dalla Regione siciliana. Intanto questo pomeriggio, il Civico Consesso di Messina ha convocato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e tutta la deputazione che ritiene di intervenire sull’argomento Risanamento e la costituzione dell’Agenzia. Fino a ieri si sono svolte le due Commissioni consiliari per le sorti dell’apertura delle scuole e per la demolizione delle baracche.
Il presidente della II Massimo Rizzo sostiene che si debba garantire la disponibilità di fondi della legge 10/90, a prescindere dalla comparsa dell’Agenzia tanto voluta e perorata dal sindaco Cateno De Luca.