“Anche quest’anno l’inizio della scuola in Sicilia è segnato dai soliti vecchi problemi: dall’inadeguatezza delle strutture alla carenza di tempo pieno, dalla precarietà nella quale sono costretti a lavorare migliaia di insegnanti, tra cui in particolare quelli di sostegno, alla carenza di organico del personale Ata”. Lo dice Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia.
“Poco è stato fatto – aggiunge – sia da parte del Governo nazionale che dalle istituzioni locali. Eppure si tratta di criticità strutturali che ci portiamo dietro da decenni. Una sorta di maledizione dalla quale non riusciamo a liberarci”.
“Il quadro è drammatico: l’80% dei nostri edifici scolastici non è in regola con la normativa e non dispone delle strutture idonee allo svolgimento delle attività didattiche; siamo tra le ultime regioni italiane per tempo pieno erogato, con un misero 7%, niente a che vedere con il 53% della Lombardia; sono circa 7.000 i posti di insegnamento di sostegno e ben 8.167 i posti di personale amministrativo tecnico e ausiliario che ancora
oggi attendono di essere stabilizzati.
È evidente che questa situazione – conclude – va a scapito degli studenti, oltre che di tutto il personale della scuola. Per questo rivolgiamo l’ennesimo appello al ministro dell’istruzione e alla deputazione siciliana a Roma affinché sia varato un Piano Marshall per la scuola al Sud che cominci a dare risposte serie e concrete per il futuro dei nostri giovani e dello stesso Mezzogiorno”.