Le parole utilizzate ieri sera in Consiglio comunale dal sindaco Cateno De Luca contro i dipendenti di Palazzo Zanca hanno scatenato la reazione della Uil di Messina. Gli altri sindacati, occorre dirlo, nicchiano perché evidentemente hanno sottoscritto un patto di non belligeranza con Cateno De Luca. Prova ne sia che Clara Crocè, segretaria regionale della Funzione Pubblica della Cgil, nelle scorse settimane ha sfilato davanti Palazzo Zanca durante una manifestazione pro-De Luca.
“Non si può assistere un giorno sì e l’altro pure ad una continua campagna denigratoria generalizzata nei confronti di tutti i dipendenti comunali. E’ irriguardoso nei confronti della stragrande maggioranza dei lavoratori che fanno il proprio dovere con dedizione e profitto. Dipendenti che vengono additati dall’opinione pubblica come nullafacenti o scarsi, come ha fatto il sindaco Cateno De Luca, addirittura in una sede istituzionale, è a dir poco aberrante”.
Lo affermano Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Pippo Calapai ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale e segretario aziendale della Uil-Fpl Messina.
“E’ risaputo – prosegue la nota – che Il successo di un’amministrazione, tendente a garantire massima efficienza ed efficacia nei servizi, dipenda lo più dal modello di organizzazione del lavoro e delle regole e dei criteri che vengono applicati per la valorizzazione delle professionalità di cui è dotata. Purtroppo al Comune di Messina, ad oggi, è mancata una vera organizzazione e valorizzazione delle Risorse umane ed a pagarne le conseguenze maggiori, sia sotto il profilo professionale che economico, sono proprio i dipendenti. E’ inaccettabile che, anziché cercare i veri responsabili che hanno portato al collasso finanziario questo Ente, l’attenzione venga dirottata sempre sui dipendenti comunali, come se fossero i veri responsabili della cattiva gestione amministrativa del Comune”.
Rivolgendosi direttamente al sindaco i sindacalisti Uil aggiungono: “Le sue continue esternazioni non sempre condivise dalla nostra organizzazione sindacale, sembrano sempre più da campagna elettorale. Si ricordi che i datori di lavoro valorizzano sempre le proprie Risorse umane, mentre lei, al contrario, getta fango, disprezzo e discredito, penalizzando oltremisura tutti i lavoratori in maniera indistinta”.
“Sembrerebbe che il sindaco De Luca – conclude la nota – stia cercando l’alibi per nascondere eventuali fallimenti nell’azione amministrativa della città di Messina. Se ci sono raccomandati o nullafacenti, il primo cittadino ha il dovere di rimuoverli, ma basta gettare fango su tutti. La scrivente organizzazione sindacale è abituata a giudicare le amministrazioni sui provvedimenti che propone ed adotta in materia di Personale. Le recenti deliberazioni della Giunta municipale n. 463 e 464 del 06/09/2018 seguono la logica nel dare risposte condivise ai dipendenti soprattutto nei confronti di quelli già stabilizzati e da stabilizzare per l’anno 2018”