Dal cabaret allo show di De Luca: Messina merita questo!

Redazione

Dal cabaret allo show di De Luca: Messina merita questo!

lunedì 01 Ottobre 2018 - 09:37

In apertura il cabaret, in chiusura il malore. In mezzo lo show di Cateno De Luca sindaco di Messina. E la gente divertita a seguire quattro ore di dileggi nei confronti di quelli che c’erano prima, consiglieri comunali, dirigenti e impiegati di Palazzo Zanca. Doveva illustrare la relazione d’inizio (o fine) mandato ai cittadini, in realtà ha fatto ben altro.

L’estate messinese s’è chiusa con la manifestazione-show di piazza Municipio, aperta dai giovani attori che hanno deliziato il pubblico con una simpatica “caricatura” del sindaco, e proseguita con un monologo ai fini dello svilimento da parte del  primo cittadino.

E la gente divertita (fatta eccezione per gli interinali dell’Atm che piangevano), che ha applaudito estasiata. Sullo sfondo gli assessori comunali, rimasti in piedi per quattro ore come belle statuine, e relegati al ruolo di figuranti e passa acqua. A loro va la nostra solidarietà.

De Luca ha iniziato con i consiglieri comunali, contro i quali ha ingaggiato un conflitto politico-istituzionale tendente a imporre le “regole” del gioco. Se il presidente del Consiglio, educatamente offeso da De Luca, ha un minimo di dignità politica e personale, non dovrà cedere al diktat imposto da De Luca che pretende la convocazione del Civico consesso per sabato prossimo. L’intendimento del sindaco, con molta probabilità, è quello di trasformare l’aula del Consiglio comunale in un’arena.

E’ toccato poi all’amministrazione di Accorinti, in modo particolare all’Atm, dove De Luca ha scoperto con il suo delegato l’acqua calda. Sulla nomina di Foti in rete ci sono decine di articoli in cui si denuncia la regolarità della sua nomina. Ma il sindaco ha cavalcato la tigre dell’odio sociale per impalare quelli che c’erano prima. Sulle modalità di selezione del personale interinale c’è anche una corposa pubblicistica, generata dalle note dei sindacati e di qualche ex consigliere comunale.

Ma il sindaco queste cose evidentemente non le sapeva. E’ facile puntare l’indice contro gli interinali, licenziati dall’oggi al domani per ragione di economicità. Il sindaco è stato più volte interrotto dai padri di famiglia che chiedevano conto e ragione, alla fine – senza dare risposte – ha chiesto l’allontanamento dei “disturbatori” alle forze dell’ordine. Cateno De Luca è questo.

Quindi, il sindaco ha messo in pasto alla piazza arringata in maniera cattiva, dirigenti comunali e impiegati. Accusati di scarso rendimento: lasciando sottintendere che si rubano lo stipendio. Ha sciorinato la pianta organica di Palazzo Zanca mettendo in dubbio le figure professionali.

Infine è stata la volta dei sindacati, De Luca ha usato parole forti, ha parlato di connivenza. Ha parlato anche di associazione per delinquere.

In quattro ore ha vomitato veleno, ha detto qualche verità arcinota, ma non ha parlato né della relazione d’inizio mandato, né tanto meno delle dimissioni.

L’argomento è stato congelato perché, come abbiamo avuto modo di dire in tempi non sospetti, per rassegnarle ci vogliono le “palle”.

Appuntamento a domenica prossima.

Davide Gambale