Il Consiglio comunale oggi approverà il nuovo regolamento d’aula, secondo le disposizioni del sindaco Cateno De Luca, poi sabato il sindaco illustrerà in aula la relazione d’inizio mandato e domenica “salsicciata” sui Colli.
Potrebbe essere resoconto della settimana politica. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che non è dato sapere se tutti i consiglieri comunali accetteranno di prendere parte al conviviale organizzato dal sindaco Cateno De Luca, dopo il profluvio di insulti rivolti proprio ai consiglieri.
Soprassediamo sull’interpretazione del ruolo del presidente del Consiglio comunale, perché è fin troppo evidente che Claudio Cardile abbia dimostrato di non avere la “stoffa” per svolgere un ruolo così delicato.
E così, ogni desiderio di Cateno De Luca diventa un “diktat” al quale Cardile non riesce a sottrarsi.
Oggi, in Consiglio comunale si scriverà una nuova pagina della politica cittadina, con la sottomissione di un organo istituzionale ai desiderata del primo cittadino. Altro che senso di responsabilità, qui c’è la paura di abbandonare lo scranno di Palazzo Zanca. Senza tenere conto delle imboscate di De Luca. Prima chiede ai consiglieri di approvare responsabilmente il previsionale 2018, poi denuncia pubblicamente in piazza che quel bilancio predisposto da Accorinti (“noi non ci abbiamo messo mano”, ha detto De Luca), è palesemente falso.
Qualcuno comincia a tremare in Aula consiliare. In passato giunta e consiglieri sono finiti sotto processo per un caso analogo.
Ma torniamo al tema delle dimissioni, artatamente raffreddato dopo la messinscena della presentazione al protocollo generale, senza la parola magica “irrevocabili”.
L’istrionico De Luca, proprio sulle dimissioni, ha costruito il comizio di domenica, tenendo tutti col fiato sospeso. Riteniamo che a questo punto le dimissioni saranno ritirate e tutto domenica finirà a “salsiccia e vino”.
Davide Gambale