Li ha definiti “asini” a più riprese. Anche domenica scorsa durante il comizio-fiume di piazza Municipio ha usato parole al fiele. E ieri, per premiarlo, gli hanno votato il nuovo regolamento d’aula. La paura di perdere la poltrona a seguito delle dimissioni del sindaco, ha spinto la maggioranza d’aula ad approvare le nuove regole imposte da Cateno De Luca.
Singolare il caso dei consiglieri area Pd, i quali avevano presentato un proprio regolamento, salvo poi ritirarlo rispetto all’imminenti dimissioni del sindaco.
Il regolamento dei consiglieri è stato poi ritirato, così come gli emendamenti presentati la scorsa settimana. Ieri la votazione con due soli voti contrari da parte di Antonella Russo e Gaetano Gennaro, gli unici che hanno preferito mantenere la schiena dritta.
Erroneamente pensavamo di esserci lasciati alle spalle il peggior Consiglio comunale di sempre, i fatti oggi dicono che in aula siedono degli “yes man”, pronti a calare il capo quando il sindaco alza la voce.
Non si offenda nessuno, ma l’impressione che stanno dando i nuovi è proprio questa. Non sono esclusi nemmeno i consiglieri del centro-destra, per alcuni dei quali il “gettone” è l’unica fonte di sostentamento.
Fatto sta che da ieri sera, il sindaco De Luca non ha più scuse. Non dovrebbero esserci più pretesti per minacciare dimissioni, anzi gli consigliamo di abbandonare il posto all’Ars perché se richiede dagli altri il rispetto del codice etico, sia il primo a rispettarlo. De Luca non si dimette perché ha optato per l’indennità da deputato che è quasi doppia rispetto a quella da sindaco. Giusto per chiarimento agli “allocchi”.
Il sindaco quindi volti pagina e si metta realmente a lavorare, perché al momento abbiamo assistito solo a strepitose performance dialettiche. C’è da tanto da lavorare e Messina non può più aspettare.
Buon lavoro, sindaco. E sappia che il nostro giornale le farà giornalmente le pulci, come ha fatto con Accorinti.