Da qualche settimana sono iniziate, sui territori di Barcellona, Milazzo, Spadafora e Oliveri le riprese del film dal titolo Franchitto – Io non paura, scritto e diretto da Franco Arcoraci e con esso sono iniziate le prime minacce. “Questo film non si deve girare” è quanto ha fatto intendere un importante esponente di un Comune del messinese nel corso delle riprese.
La pellicola testimonia come la criminalità mafiosa agisca indisturbata in questi territori, ormai da più di un secolo, osteggiata dalle forze dell’ordine che, quotidianamente, si impegnano, rischiando la propria vita, per sgominarla.
Franchitto – Io non ho paura non è, dunque, un romanzo, ma la narrazione di una storia vera; la storia di un poliziotto, molto noto nel messinese, il quale è stato autore dell’arresto di personaggi legati alla mafia locale e collegati direttamente alla mafia palermitana.
Impedire la messa in scena del film è, pertanto, l’obiettivo di chi si sente minacciato dalla denuncia che esso veicola, ossia smascherare l’operato di clan mafiosi che rendono il territorio messinese vittima della delinquenza, osteggiandone lo sviluppo e asservendolo con la violenza e la paura alla propria volontà.
Nel profilo Facebook di Franco Arcoraci alcuni post evidenziano la sua volontà di continuare, nonostante l’ostruzionismo, con l’intento di smascherare il silenzio, l’omertà e la connivenza di alcune persone con il malaffare.
Il film, la cui produzione è indipendente e che si avvale di con un cast da capogiro, viene realizzato nelle strade, nelle piazze, nei locali di cinque Comuni in provincia di Messina, in cui – come sostiene Arcoraci – si annidano alcune cosche mafiose.
“Noi denunceremo il malaffare e non ci fermerete, Franchitto c’è” scrive Arcoraci.