E mentre continua il ping pong tra l’amministrazione attuale e quella precedente con riferimento all’ammontare dell’effettiva massa debitoria di Atm, in questo mare di numeri CapitaleMessina ha deciso di fare maggiore chiarezza sui conti del Comune e delle sue partecipate: per il tramite dell’esperto in materia di conti pubblici, Paolo Bitto, l’associazione politica ha inviato una lettera alla Corte dei Conti affinché si chiarisca una volta per tutte qual è il reale stato di salute dell’intera finanza pubblica messinese: “Il 15 ottobre abbiamo inviato una lettera alla Corte dei Conti – dichiara Bitto – perché si faccia finalmente chiarezza su quella che appare come un groviglio finanziario inestricabile”.
Bitto spiega infatti che sia necessario fare chiarezza quanto prima su questo delicato tema, in quanto il rimpallo di accuse tra gli amministratori attuali e precedenti non soltanto non fa altro che creare confusione e incertezza al riguardo, ma altresì non giova al dibattito corrente. In altre parole, poco importa chi abbia ragione o torto, ormai quel che è stato è stato e di certo non può essere più cambiato. Quel che invece si può fare è guardare in avanti e, sulla base della realtà fattuale, cercare di prendere le decisioni migliori per il futuro della città e, dunque, della sua comunità: “Crediamo che sia arrivato il momento di fare chiarezza. – dichiara Bitto – Non è più sopportabile il balletto delle cifre riguardo i bilanci, l’incertezza sull’entità dei debiti, che gravano sulla finanza pubblica messinese. La confusione regna sovrana, non da ora evidentemente, perché stiamo continuando a pagare gli errori del passato, ma ora bisogna capire dove andiamo”. Appunto, bisogna capire dove andiamo e decidere di conseguenza. Al riguardo, il futuro sembra tutt’altro che roseo. L’esperto di conti pubblici afferma infatti che se i dati sinora divulgati dalla giunta De Luca e dalle più recenti ricostruzioni giornalistiche dovessero venire confermati, allora quella del dissesto finanziario rimarrà l’unica strada percorribile se non si agirà tempestivamente per fare quadrare i conti: “Come sembra dalla lettura degli atti, primo tra tutti la relazione del sindaco De Luca e ancor più dalle notizie di questi giorni, il timore è che la strada obbligata sarà quella del dissesto”.
Tra l’altro, per Bitto si correrà il rischio del dissesto non soltanto per la disastrosa situazione finanziaria di Atm, ma anche per lo stato comatoso in cui versano le altre partecipate del Comune: “Il dissesto non piace a nessuno, è vero, ma è altrettanto sbagliato continuare a seguire strade che non portano a nulla, e che lasciano la situazione nel limbo dell’incertezza. Oltretutto c’è la spada di Damocle dei milioni di euro di crediti Amam non riscuotibili e la prevedibile bocciatura del concordato Messinambiente”.