È scontro tra Filctem Cgil e Amam. Il segretario generale della sezione messinese della Filctem Cgil, Pino Foti, si è scagliato contro la decisione del direttore generale dell’Amam, Claudio Cipollini, di non concedere ai lavoratori un’assemblea sindacale retribuita, che si sarebbe dovuta tenere nella giornata di oggi. Il sindacalista ritiene infatti gravissimo il comportamento adottato dal dirigente della partecipata, in quanto sarebbe stato sabotato il diritto di assemblea dei lavoratori: “Riteniamo gravissimo il comportamento del direttore generale dell’Amam, che così facendo tenta di sabotare il diritto di assemblea dei lavoratori, sancito dalla normativa e dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di categoria vigenti”.
Appellandosi all’articolo 8 del Contratto collettivo nazionale di lavoro, Cipollini ha spiegato che la convocazione va comunicata alla direzione aziendale con un preavviso di almeno 3 giorni, cosa questa che non si è verificata nel caso in esame. Infatti, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno presentato la relativa richiesta soltanto lo scorso 29 ottobre. Non la pensa allo stesso modo Foti. Secondo il sindacalista infatti tale iter procedurale non andava applicato nel caso in questione: “Nel merito facciamo rilevare che sarebbe opportuno che il direttore generale una buona volta leggesse gli articoli contrattuali per intero e non parzialmente: l’art. 8 del Ccnl di settore prescrive che ‘la convocazione […] va comunicata […] comunque con un preavviso di 48 ore’, qualificando così la richiesta avanzata da Filctem e Uiltec perfettamente entro i termini previsti. Questo perché i 3 giorni cui si fa riferimento riguardano esclusivamente il coinvolgimento della totalità dei lavoratori che, come sa bene Cipollini, è ipotesi da escludere categoricamente dato che la richiesta non è avanzata anche dalla Femca Cisl, organizzazione maggioritaria nell’ente”.
Foti non comprende poi come mai Cipollini sia diventato improvvisamente così ligio alle regole. Infatti, il sindacalista mette in evidenza che sino a questo momento il direttore generale di Amam non aveva mai preteso che la richiesta di assemblea sindacale venisse presentata con tre giorni di anticipo: “Tra l’altro, – spiega Foti – appare strano che per le precedenti assemblee, quelle avanzate unitariamente da tutte e tre le organizzazioni sindacali, il direttore generale finora non abbia mai preteso che la richiesta fosse presentata ben 3 giorni prima. Comprendiamo la sua voglia di compiacere il sindaco, ma non capiamo questa agitazione del direttore generale che prosegue, inspiegabilmente, dal giorno delle sue annunciate dimissioni, e che tende ormai a creare un clima di tensione in azienda. Ma lo invitiamo insieme ai vertici dell’ente a recedere da questi comportamenti ed a garantire lo svolgimento dell’assemblea, preannunciando in caso contrario il ricorso nelle sedi opportune a garanzia dei diritti dei lavoratori”.