La stazione di trasferenza di Pace ha raggiunto i livelli di saturazione. Le immagini fotografiche scattate sabato dimostrano l’esistenza di quella che può essere definita una “bomba ecologica”. L’area è invasa da diverse decine di tonnellate di ingombranti che gli addetti della MessinaServizi hanno accatastato in attesa dello smaltimento.
Ci sono problemi anche a Pace, dove da settimane non si provvede al conferimento dei rifiuti in apposite discariche specializzate per l’appunto nello smaltimento di questo genere di rifiuti. Pare vi sia un problema legato all’assenza di mezzi: un po’ quello che sta accadendo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. La Messinsarvizi è in evidente difficoltà, probabilmente per scelte programmatiche non eseguite da parte del management e quindi la responsabilità a cascata non può che ricadere sui componenti del Cda della Partecipata comunale.

Sull’argomento vige il massimo riserbo perché quella di Pace è un’autentica “bomba ecologica”, dal momento che una catasta tale di rifiuti rappresenta un rischio per la pubblica incolumità. Gli ingombranti sono stati accatastati nel corso di mesi e solo da qualche settimana, dopo i disservizi legati alla scadenza del contratto per la gestione del numero verde per il ritiro dei rifiuti, è ripreso il servizio ma solo a singhiozzo.
L’esistenza della “bomba ecologica” di Pace ci è stata segnalata da alcuni ambientalisti che sono pronti a presentare un esposto alle autorità competenti. Le normative in materia sono piuttosto stringenti e non è escluso che la magistratura d’ufficio possa avviare un’inchiesta.