Pasta, biscotti e tanta passione, ecco il presepe vivente di Patti

redme

Pasta, biscotti e tanta passione, ecco il presepe vivente di Patti

redme |
domenica 30 Dicembre 2018 - 10:47

Ancora un successo del presepe vivente di Patti. La rappresentazione sacra messa in scena dai disabili psichici e dai minori che vivono nelle strutture della “In Cammino”, Società Cooperativa Sociale Onlus” continua ad animare la Villa comunale Umberto I di Patti. La terza replica è andata in scena ieri sera. Ad esibirsi ci sarà il “Coro SancteBartholomei Cattedrale di Patti”, composto da cantori non professionisti, a voci dispari diretto da Manuela Pizzo.
Si tratta di un’iniziativa che riveste un importantissimo risvolto sociale. Unica nel suo genere non solo perché a mettere in scena il presepe vivente sono gli ospiti delle Comunità della “In Cammino”, una delle più attive della provincia di Messina, ma perché l’intero allestimento del presepe viene fuori proprio dal lavoro di questi ragazzi. Ed è un progetto che cresce di anno in anno. Questa terza edizione è più grande e più importante. Sono quaranta le comparse e all’interno del presepe confluiscono tutti i laboratori portati avanti durante l’anno, da quello di pasta e biscotti a quello del teatro. Un modo per facilitare il reinserimento sociale di questi ragazzi.
La terza edizione del presepe vivente è organizzata con il patrocinio del Comune di Patti e in collaborazione con l’associazione “La Palma d’Oro”, Il Consorzio Sociale Insieme, La Fenice e il Dipartimento di Salute Mentale di Messina diretto da Antonino Ciraolo.
I prossimi appuntamenti. Le altre date in programma il 4 gennaio e l’ultima il 6 gennaio. L’ingresso è gratuito. Durante l’interpretazione del presepe verranno offerti pasti caldi e prodotti tipici locali. Diversi per ogni appuntamento.
 Nel presepe è previsto l’angolo “Petali di solidarietà” dove sarà possibile acquistare tutti i lavori fatti dai disabili e dai minori nei vari laboratori manuali portati avanti.
“A rendere ancora più particolare il presepe – dice Antonella Cappadona, una delle curatrici dell’iniziativa – è la scelta di far confluire nell’organizzazione e realizzazione tutte le attività che durante l’anno tengono impegnati i disabili psichici ospiti delle strutture abitative riabilitative e i minori. Oltre i laboratori degli scorsi anni come quello della produzione di biscotti, di cucina, di restauro e cucito, quest’anno ci saranno i laboratori di lana, sapone, bomboniere e quello del cestaio”.
“I nostri ospiti – aggiunge Massimo Ceraolo,– vengono impegnati in tantissime attività durante tutto l’anno. Per la costruzione delle casette, per esempio, mettono in pratica quello che hanno imparato durate le lezioni di falegnameria e restauro”. All’interno del presepe c’è anche una signora che fa i maccheroni in maniera tradizionale.