Continua a rimanere sospeso il servizio di assistenza degli alunni disabili nel Messinese. Lo scorso gennaio, in concomitanza con la ripresa delle lezioni, ha preso nuovamente avvio il cosiddetto servizio di assistenza igienico personale e trasporto (Aipt) degli alunni disabili delle scuole superiori. Tuttavia, il servizio in questione è ripreso soltanto in alcune zone della città metropolitana. Infatti, gli studenti con disabilità residenti nel cosiddetto lotto B, che comprende fondamentalmente i comuni stanziati nella zona nebroidea e tirrenica, ad oggi sono privati di questo importante servizio.
Sulla vicenda sono intervenuti i sindacalisti Francesco Fucile e Elena De Pasquale, rispettivamente segretari generale e provinciale della Fp Cgil, mostrandosi preoccupati tanto per gli studenti e le relative famiglie, rimasti senza un servizio fondamentale, quanto per gli autisti, che da oltre un mese sono a casa senza percepire alcuna mensilità: “In ballo non c’è solo la qualità del servizio da offrire, ma anche i posti di lavoro degli operatori finora impiegati con la qualifica di autisti”, dichiarano i sindacalisti.
Il motivo per cui è stato sospeso il servizio Aipt nel comprensorio nebroideo e tirrenico è da ricondurre all’assenza di coop disposte a servire la zona in questione. Infatti, Fucile e De Pasquale spiegano che non una, ma ben due cooperative si sono tirate indietro per dei non meglio precisati motivi, lasciando completamente scoperta l’area dei Nebrodi e del Tirreno: “Mentre nel lotto A (all’interno del quale ricade il comune di Messina e i comuni della fascia ionica, ndr) l’attività è regolarmente ripresa con l’assegnazione alla cooperativa COSER, – proseguono i due sindacalisti – il lotto B (dove le offerte sono state solo due) è rimasto sprovvisto del servizio: la cooperativa aggiudicataria, Orsa Maggiore, ha infatti rifiutato l’incarico, esattamente come la seconda la Genesi”. Tra l’altro, non si può neanche dire che la città metropolitana non abbia quantomeno provato ad affidare il servizio ad altri. Infatti, l’ex provincia ha indetto una trattativa privata, alla quale però non ha preso parte nessuno: “La città metropolitana ha immediatamente provveduto ad indire una trattativa privata, andata però deserta. Una situazione ai limiti del paradosso che ha gettato tanto i lavoratori ma soprattutto le famiglie degli utenti, in una situazione di estremo sconforto rispetto a cui non è possibile restare indifferenti”, aggiungono Fucile e De Pasquale.
Al fine di far fronte a tale problema in tempi brevi, la Fp Cgil ha dunque deciso di inoltrare alla Prefettura una richiesta di incontro per trovare una soluzione a tal riguardo. Intanto la dirigente dell’Ufficio servizi sociali della città metropolitana di Messina, la dottoressa Anna Maria Tripodo, ha informato i sindacalisti di aver comunicato alle famiglie degli studenti con disabilità di provvedere al momento in autonomia per gli spostamenti dei figli, per poi essere successivamente rimborsate: “Una situazione inaccettabile – concludono Fucile e De Pasquale – per cui è necessario immediatamente trovar una soluzione alternativa”.