Detenzione di stupefacenti, tre arresti a Capo d'Orlando

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Detenzione di stupefacenti, tre arresti a Capo d'Orlando

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domenica 24 Marzo 2019 - 15:07

Nel corso del fine settimana, i carabinieri di Sant’Agata di Militello hanno svolto dei servizi straordinari di controllo del territorio volti alla prevenzione dei reati di detenzione e spaccio di stupefacenti al fine di garantire la tranquillità dei cittadini ed assicurare la sicurezza in concomitanza con l’afflusso dei giovani nei centri costieri con più spiccata vocazione turistica.
I militari dell’Arma hanno arrestato, in flagranza di reato, tre persone, due donne C.J. 27enne e F.C. 25enne ed un uomo L.C. 28enne, originari del comprensorio dei Nebrodi, poiché ritenuti responsabili del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri delle Stazioni di Capo d’Orlando e Tortorici hanno controllato un furgone adibito a trasporto passeggeri, noleggiato con conducente da una società del luogo, su cui, insieme ad altri amici, viaggiavano i tre giovani diretti ad una festa privata a Catania. I militari hanno deciso di effettuare una perquisizione personale e veicolare rinvenendo indosso ad una delle due ragazze C.J, due dosi di cocaina, due dosi di mdma e due dosi di ecstasy, custodite nel reggiseno, inoltre i militari hanno recuperato, nascosto sotto il sedile occupato dall’altra ragazza, un contenitore a forma di batteria elettrica, al cui interno era stato creato un vano in cui erano contenute 7 dosi di cocaina. Il ragazzo infine è risultato in possesso di ulteriori 15 dosi di cocaina. I tre giovani sono stati arrestati. Inoltre nel corso della perquisizione del veicolo è stato rinvenuto nel portabagagli un pennarello svuotato dell’inchiostro al cui interno erano occultate 2 ulteriori dosi di cocaina, una di mdma ed una pastiglia di Ecstasi. I Carabinieri hanno sequestrato complessivamente circa 10 grammi di cocaina, suddivisa in 24 dosi, 4 pillole di ecstasy e 2 grammi circa di cristalli di mdma.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, in regime degli arresti domiciliari, in attesa di comparire davanti al Tribunale di Patti per l’udienza preliminare.
Il materiale sequestrato sarà oggetto di analisi presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina.