Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha accordato la Cassa integrazione per i 700 dipendenti della Commerciale Gicap, su richiesta dei sindacati. Il tavolo tenutosi a Roma ha prodotto un primo importante risultato che mette al riparo i lavoratori per un anno, a far data dal 1. giugno, in attesa degli sviluppi della trattativa per il fitto d’azienda con la “Like Sicilia”, controllata del Gruppo “Apulia”.
A darne la buona notizia sono i sindacati, con in testa Francesco Rubino della Uil-Tucs, presente oggi a Roma. Il Ministero ha chiuso il verbale con l’impegno di riconoscere la Cassa integrazione a zero ore per i dipendenti dell’azienda messinese, in crisi da inizio aprile, quando l’azienda ha reso note le proprie difficoltà ai sindacati.
Alcuni esercizi commerciali del “gruppo”, messo in piedi dalla famiglia Capon,e sono stati chiusi, mentre altri a fatica vanno avanti non avendo merce sugli scaffali. Intanto, la Commerciale Gicap ha avanzato al Tribunale di Messina formale richiesta di concordato preventivo, nel tentativo di salvare l’azienda, ma soprattutto i lavoratori che sono oltre 700 nei 155 punti vendita presenti fra Sicilia e Calabria.
Nei giorni scorsi si è anche tenuta la prima udienza alla Sezione fallimentare del Tribunale di Messina, dal momento che alcuni creditori hanno deciso di intraprendere la strada dell’istanza di fallimento. Tuttavia, rimane congelato il tutto a fronte della richiesta di concordato.
La trattativa per il fitto dell’azienda alla “Like Sicilia” ha subito qualche rallentamento per la questione legata al “Tfr”. Intanto, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo ed avere il paracadute della Cassa integrazione per 12 mesi.