Sarebbe accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, resistenza alle navi da guerra e anche tentato naufragio Carola Rackete, la giovane comandante della ong tedesca Sea Watch 3 che è stata tratta in arresto nella notte di oggi dalla Guardia di Finanza, dopo aver deciso di attraccare al porto di Lampedusa senza alcuna autorizzazione, al fine di far sbarcare i 40 migranti che teneva a bordo della nave da oltre due settimane dopo averli salvati al largo delle coste della Libia.
Quella della Sea Watch 3 è una vicenda di cui si è discusso parecchio nelle ultime settimane, non soltanto in Italia. Il braccio di ferro tra l’ong e il governo, e in particolare il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ormai noto anche al di fuori dei confini nazionali per essere l’uomo dei “porti chiusi”, ha infatti tenuto incollati centinaia di giornalisti di tutta Europa. Quello che sembrava essere un semplice caso di cronaca nazionale nel giro di poco tempo è stato erto a notizia di livello europeo. Infatti, il capo del Viminale negli ultimi giorni aveva chiamato in causa più e più volte i diversi leader europei, sollecitandoli a fare la loro parte in materia di accoglienza attraverso la ripartizione dei migranti che sarebbero sbarcati in Italia.
Il natante si trovava dinnanzi al porto di Lampedusa da circa tre giorni, nell’attesa che le autorità acconsentissero lo sbarco dei migranti che ospitava, cosa che non è mai avvenuta viste le forti pressioni a non procedere in tale direzione da parte del ministro Matteo Salvini, e che ha spinto la comandante della ong a forzare la mano per via delle sempre più precarie condizioni di salute delle persone soccorse (originariamente la Sea Watch 3 ospitava 52 migranti, scesi nel corso di queste ultime due settimane a 40 per via dell’aggravarsi delle condizioni di salute di alcuni di essi, spingendo pertanto le autorità italiane a farli sbarcare).
In ogni caso sono ancora da chiarire quali siano state le dinamiche esatte dello sbarco. Ad aiutarci però a fare una prima ricostruzione è stato Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera ed ex ministro dei Trasporti. Delrio infatti si trovava da due giorni a bordo della nave assieme ad altri parlamentari dell’opposizione per fare il punto della situazione su quanto stava accadendo. In particolare, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il capogruppo dem alla Camera ha spiegato che la decisione della comandante di attraccare al porto di Lampedusa è stata presa soltanto alle 22 e 30 di ieri. Rackete infatti si è convinta che la situazione non si sarebbe sbloccata nel breve periodo e pertanto ha deciso di far sbarcare i migranti che ospitava a bordo del natante viste le loro condizioni psicofisiche sempre più precarie.
Intanto il ministro dell’Interno Matteo Salvini esulta per l’arresto di Rackete: “Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla Ong straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei”, si legge in un suo tweet di stamattina.