“Gli operatori commerciali vogliono investire ed il Comune è dalla loro parte, ma la soprintendenza blocca tutto: questo è uno dei tanti motivi per cui Messina muore”. Sono parole durissime quelle usate dal vicepresidente vicario del Consiglio Comunale Nino Interdonato nei confronti della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, in quanto quest’ultima starebbe impedendo l’implementazione del nuovo Cosap, il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, il cui regolamento comunale, che è stato stilato dallo stesso Interdonato, è entrato in vigore a partire dallo scorso marzo. In particolare, Interdonato dichiara di essere stato contattato da numerosi esercenti, i quali lamenterebbero di non riuscire a portare a termine l’iter amministrativo previsto per poter collocare all’aperto, dinnanzi ai propri esercizi commerciali, sedie e tavolini per via di un parere tecnico contrario della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, secondo il quale il nuovo Cosap entrerebbe in contrasto con il Piano Paesaggistico della città metropolitana di Messina.
“Nella qualità di estensore del regolamento comunale Cosap attualmente in vigore – ha ricordato il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale – rappresento le difficoltà manifestatemi da numerosi operatori commerciali del centro storico cittadino, i quali volendosi avvalere delle opportunità offerte dal nuovo regolamento Cosap installando su suolo pubblico dehors (spazio esterno di un esercizio pubblico, ndr) prospicienti le relative attività commerciali, non riescono a portare a compimento l’iter amministrativo necessario a causa di pareri tecnici non favorevoli da parte della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, per presunte non compatibilità con il Piano Paesaggistico dell’ambito 9 ricadente nella provincia di Messina.
“Un ostacolo che oggi appare insormontabile vista anche (al tempo della redazione del nuovo regolamento Cosap) la non disponibilità della soprintendenza a partecipare alle numerosi riunioni svoltesi tra membri del Consiglio e Giunta Comunale, unitamente ai dipartimenti comunali ed alle associazioni datoriali.
Al fine di uscire dall’impasse amministrativo venutosi a creare, il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale ha dunque sollecitato il vicesindaco Salvatore Mondello a convocare al più presto un tavolo tecnico alla presenza anche della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali: “Evidenzio che gli interventi infrastrutturali di cui stiamo discutendo sono possibili nel resto delle città italiane, siciliane, e anche in alcuni comuni della nostra Provincia (vedi Milazzo). Appare quindi urgente la convocazione di un tavolo tecnico alla presenza della soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, unitamente alle associazioni dei commercianti, al fine di superare la fase di stasi amministrativa creatasi, paralizzando nuovi investimenti economici ed imprenditoriali in città”.