Sabato alternativo per il sindaco metropolitano Cateno De Luca, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nei locali dell’ex hotel Riviera, attualmente di proprietà della città metropolitana di Messina, al fine di valutare le ipotesi di trasferimento dell’immobile all’Agenzia per il risanamento (Arisme), a meno che qualche privato entro il 29 novembre non decida di avanzare un’offerta di acquisto della struttura.
L’obiettivo di Arisme è chiaramente quello di riqualificare l’immobile per destinarlo alle famiglie che ad oggi vivono nelle baracche.
Stando agli atti consultati dal primo cittadino, l’ex hotel Riviera è stato realizzato da una famiglia che opera nel settore alberghiero e nel 1991 è stato venduto all’allora provincia di Messina, che avrebbe dovuto destinarlo per fini istituzionali. Dopodiché si è aperto un contenzioso legale tra i proprietari dell’immobile e l’ex provincia, che si è concluso nel 2003 con la condanna di quest’ultima a comprare la struttura alla cifra di 15 milioni di euro e a pagare 3 milioni di euro di spese legali: “A mio avviso, – spiega De Luca – questo evento rappresenta l’inizio della crisi finanziaria della città metropolitana di Messina, che purtroppo stiamo scontando sino ad oggi”.
Dopodiché il sindaco si è focalizzato sul degrado dell’immobile, che aumenta di anno in anno per via dei mancati interventi di valorizzazione della struttura, producendo un duplice problema per la città metropolitana: da un lato i costi per riqualificare l’ex hotel non fanno che lievitare ogni anno che passa, dall’altro lato l’immobile subisce una costante perdita di valore: “La citta metropolitana di Messina ha rinunciato a destinare quest’immobile per i fini istituzionali per cui era stato originariamente comprato, divenendo così un vero e proprio fardello. Infatti, la struttura oggi richiede cifre astronomiche per poter essere messo in sicurezza e ogni anno subisce un continuo deprezzamento”.
Il primo cittadino si è focalizzato sui continui tentativi (tutti andati a male) da parte delle precedenti amministrazioni di vendere l’immobile, a suo avviso sbagliati, non foss’altro che tali vendite consistevano nello scambiare l’ex hotel Riviera con un’altra struttura. Insomma, niente denaro liquido, che servirebbe tanto alla città metropolitana, ma semplicemente un altro immobile, che date le attuali condizioni del mercato immobiliare sarebbe difficile da vendere: “Prevedere che quest’immobile venisse ceduto per un altro immobile era un grande errore. Ci siamo liberati di un pacco”.
Dopo l’intervento di De Luca si è proceduto con il sopralluogo dell’immobile, che come prevedibile versa in delle condizioni a dir poco disastrate. Alla vista mozzafiato del mare fanno infatti da contraltare degli interni che versano in delle pessime condizioni: calcinacci, ruggine e mura annerite dai roghi è quanto si può trovare ad esempio all’interno della struttura.
“Non posso accettare che un bene così prezioso continui a rappresentare la decadenza della città. – ha concluso il sindaco – È il momento di dare un segnale forte: se nessuno si farà avanti, l’immobile finirà in mani pubbliche affinché possa essere destinato a chi oggi vive nelle baracche”.
Paolo Mustica