Mercoledì scorso l’ex ministro e attuale eurodeputato eletto col Pd Carlo Calenda ha fondato il partito “Azione”, le cui radici culturali sono “quelle del liberalismo sociale e del popolarismo di Sturzo”, così come si legge tra le prime righe del suo manifesto. Il partito nasce a seguito della fuoriuscita di Calenda dal Pd, dopo che quest’ultimo decise di formare col Movimento 5 Stelle un nuovo esecutivo guidato dall’attuale premier Giuseppe Conte. Infatti, il fondatore di Azione è stato sempre contrario a un qualsiasi tipo di alleanza col Movimento 5 Stelle e, più in generale, con un qualunque partito di matrice populista o sovranista, in quanto allearsi con tali forze politiche non farebbe altro che legittimarle agli occhi degli elettori. Per questo motivo, l’obiettivo di Azione è quello di diventare “il pilastro di un grande Fronte Repubblicano e Democratico capace di ricacciare populisti e sovranisti ai margini del sistema politico”, così come si legge alla fine del manifesto della nuova formazione politica.
A Messina la costituzione del comitato di Azione è stata pressoché immediata, soprattutto perché Azione rappresenta la naturale evoluzione di “Siamo Europei”, movimento politico fondato sempre da Calenda in occasione delle europee dello scorso maggio e che allora si presentò in una lista comune col Pd per contrastare l’avanzata dei populisti e dei sovranisti a Bruxelles. Infatti, appena qualche mese fa, e in particolare agli inizi di settembre, a Messina venne costituito il comitato di Siamo Europei, che sino ad oggi è stato coordinato dal ventisettenne messinese Fabrizio Provenzano, che adesso sarà il referente del comitato di Azione.
Siamo Europei, nasce a Messina il comitato del movimento di Calenda
“Cambiano il nome e il logo, ma i progetti, gli obiettivi e il desiderio di assumersi un’importante responsabilità morale e politica sono elementi che resteranno invariati nei propositi del gruppo messinese”, spiega Provenzano, che poi aggiunge: “Se da un lato rimane costante l’interesse per l’apertura all’orizzonte europeo, dall’altro cerchiamo di declinare questo europeismo in chiave messinese, per ricucire lo scollamento tra l’Europa e la città dello Stretto, tra la cittadinanza e la politica ad ogni livello, dal contesto peloritano a quello comunitario”. In particolare, “sinora abbiamo aderito a svariate attività cittadine, come la marcia a favore del popolo curdo organizzata dalla Rete Kurdistan, e abbiamo sostenuto iniziative a difesa della cultura, come quelle organizzate dal Museo Regionale di Messina. Ulteriori progetti sono invece previsti per il 2020, quando il partito messinese organizzerà autonomamente eventi culturali con ospiti di rilievo istituzionale internazionale”.
“Il sistema socio-economico del Paese è stato da anni costretto al palo della stagnazione, dell’inefficienza e della crescita mancata, – prosegue Provenzano – fattori che non rispecchiano a pieno le potenzialità e le eccellenze che contraddistinguono l’Italia, dato che ci sono invidiate e sono acquisite dai mercati del lavoro di altre nazioni. Noi cerchiamo di crescere in numero, competenze, opportunità di dialogo e occasioni di impegno attivo al cambiamento. Attualmente siamo il gruppo siciliano più numeroso e il successo che stiamo riscuotendo è un chiaro segnale che c’è voglia di cambiamento in città. Noi accompagneremo questo desiderio e lo aiuteremo a diventare una realtà a beneficio di tutti”.