Coro unanime di richiesta di aiuti concreti per le imprese, a prevalenza turistica. È vero che a seguito del decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Taormina sono stati attribuiti 73mila 290 euro da convertire in buoni spesa alimentare, ma è anche vero che non sono state pensate agevolazioni nei confronti di quanti saranno ancora chiusi per giorni.
“Urge – ha detto più volte il presidente di Imprenditori per Taormina, Carmelo Pintaudi – un’agevolazione a quanti stanno soffrendo per una stagione turistica ormai quasi del tutto persa”. Ma la questione interessa anche le altre località vicine a Taormina dove il problema è sentitissimo.
“Anche a Giardini Naxos – dice l’ex amministratore Giovanni Leonardi – il minimo sarebbe quello di sospendere il pagamento dei tributi locali. Sarebbe da intraprendere subito una decisa azione di sensibilizzazione degli amministratori locali”. Stessa problematica è stata sollevata a Castelmola. “Ho chiesto ai vertici del mio partito – dice il consigliere comunale de “La Lega”, Massimiliano Pizzolo, di farsi promotori presso le alte cariche di Governo nazionale, di licenziare un provvedimento che congela, per tutta la durata dell’emergenza Covid-19 fino a quando non si rientrerà in attività che produce reddito, i tributi come acqua, rifiuti, suoli pubblici per privati e aziende. Questo consentirebbe di non sottrarre denaro dalle tasche di famiglie e imprese consentendo alle stesse di andare avanti e alle imprese di avere liquidità per la riattivazione dei cicli di produzione e lavoro”.
Turismo in ginocchio, Sos al Governo nazionale
redme |
mercoledì 15 Aprile 2020 - 10:47