Turismo di Taormina al collasso, appello degli operatori

Redazione

Turismo di Taormina al collasso, appello degli operatori

giovedì 07 Maggio 2020 - 11:09

Taormina, uno dei gioielli più preziosi della SICILIArischia il collasso. Il piccolo centro, chiamato “perla del Mediterraneo”, è il simbolo del turismo Made in Sicily: da anni ormai vive esclusivamente di turismo, proprio per questo è conosciuta in tutto il mondo ed ha contribuito a portare milioni di persone in Italia. Gli abitanti del comune sono circa settemila e durante la scorsa estate 2019 sono arrivate a Taormina per una vacanza oltre un milione di persone, per la maggioranza stranieri. A causa dell’emergenza Covid 19 e soprattutto per le regole imposte si prevede che quest’anno ci sarà un calo del turismo del 90%. I piccoli artigiani saranno destinati a chiudere, i caratteristici negozi del centro storico falliranno. Un gruppo di giovani commercianti e imprenditori durante il periodo della pandemia da Covid 19, ha deciso di fare forza comune e lanciare un appello per salvare la Taormina. “Giovani per Taormina” ha il sogno di unificare le numerose aziende sia storiche, sia emergenti, degli operatori commerciali del territorio sotto un’unica associazione creata per affrontare, in modo costruttivo e collaborativo, i problemi derivati dall’emergenza Covid 19.  L’obiettivo è quello di fare fronte comune tra piccole e medie aziende, operanti nel settore del turismo, dell’accoglienza, dell’hotellerie, della ristorazione, dell’artigianato, in stretta sinergia con tutte le associazioni di categoria.   Tra le proposte fatte alle istituzioni una ‘Taormina CovidFree’ con checkpoint all’entrata della città, con l’ospedale pronto ad eventuali emergenze. Con l’utilizzo di test sierologici sarà possibile accertarsi di eventuali presenze del virus. L’annullamento dei costi fissi (forniture e tassazioni) nel periodo di chiusura forzata imposta dal governo. Aiuti finanziari ai locatori da parte del Governo sui canoni d’affitto durante il periodo di chiusura forzata. E ancora, la rivalutazione canoni d’affitto nel periodo post emergenza sanitaria, l’abbattimento dei costi del lavoro al fine di favorire le assunzioni in un periodo di grave crisi economica, la sospensione cartelle esattoriali per almeno anni 3, al fine di garantire la ripresa economico-aziendale. Un urgente aiuto economico a fondo perduto alle aziende per affrontare un periodo di bassa stagione così lungo (ottobre 2019 – aprile 2021). Infine, la programmazione della ripartenza con rivalutazione dei flussi turistici internazionali;, mirare alla cura dettagliata dell’arredo urbano e degli spazi verdi al fine di offrire una miglioria nell’impatto ambientale; controllo e vigilanza del territorio.