Intervista con il Direttore Tecnico Carmine Coppola, indimenticato capitano del Messina della serie A
Settimana dedicata al lavoro aerobico per i calciatori del Città di Taormina che, seppur in maniera individuale, si sono impegnati in circuiti di 10 km da coprire entro un tempo prestabilito. Il programma stilato dal mister Eugenio Lu Vito fa seguito alla prima parte di mantenimento assegnata ai ragazzi lo scorso 24 ottobre. I dati forniti mostrano l’ottima condizione fisica della squadra, segno della serietà e della professionalità di Mannino e compagni, che si stanno impegnando al massimo anche in questo momento di stop.
Da lunedì, poi, riprenderà anche l’attività del settore giovanile del Città di Taormina, con il Direttore tecnico Carmine Coppola che svolge un ruolo fondamentale da trait d’union tra la prima squadra e i ragazzi che arrivano dalle formazioni Juniores e Allievi: “Il progetto legato al Città di Taormina è importante e serio – dice l’ex capitano del Messina – perché il presidente Castorina, che conoscevo di nome, è una persona perbene e ha un’idea di calcio come la nostra, incentrata principalmente sulla valorizzazione dei giovani.
E poi è un galantuomo, una persona leale che ha composto un binomio importante con l’anima messinese rappresentata dall’Amministratore delegato Maurizio Lo Re. Io, poi, ho un’idea di calcio diversa dagli altri e probabilmente potrò realizzarla solo insieme a Castorina e Lo Re che, come me, non amano le mezze figure che gravitano spesso nel mondo del calcio. Spero che il nostro rapporto possa proseguire negli anni: dobbiamo crescere e migliorare ancora, però siamo già sulla buona strada, grazie anche al lavoro del Direttore sportivo Giovanni Cardullo, una figura fondamentale, alla quale forse all’esterno non si dà tanto risalto, ma sa fare calcio e sta mettendo ogni anno quel mattoncino che lo aiuta a crescere sempre di più”.
Il settore giovanile del Città di Taormina si sta sviluppando dignitosamente, con i ragazzi della formazione Allievi spesso convocati in prima squadra da mister Eugenio Lu Vito: “Con Nicola Spanò, responsabile del nostro settore giovanile, c’è un ottimo rapporto – prosegue Coppola – e sta dando l’apporto giusto alla causa. Gli Allievi crescono bene, ma non benissimo, nel senso che in prima squadra dovrebbero essercene un po’ di più: abbiamo la fortuna di avere un allenatore come Lu Vito che sono certo farà carriera, perché vive di calcio, studia, lavora sulle schede tecniche e mi fa capire di essere all’avanguardia. Dovremmo sfruttare ancora di più la sua presenza, perché non si fa condizionare dai giudizi altrui, osserva tutto e fa le sue valutazioni. Dobbiamo lavorare tutti insieme guardando solo ed esclusivamente al nostro serbatoio, attingendo dal nostro settore giovanile e dando così forza al nostro progetto. Per questo bisogna far crescere i ragazzi con più qualità e senza avere peli sullo stomaco, anche a costo di prendere delle decisioni drastiche”.
Prima squadra, infine, fermata sul più bello e che dall’esperienza di Carmine Coppola sta traendo consigli molto utili: “Ho visto una prima squadra persino troppo professionale per la categoria – conclude il Direttore tecnico biancazzurro – ci sono ragazzi di prospettiva importanti, come Charlie Famà che potrebbe fare categorie superiori, ma che negli anni è stato gestito malissimo, forse anche per colpa sua. Poi ci sono altri over di grande qualità come Cristiani Parisi che ha 40 anni, ma ancora la grinta di un ragazzino. Una squadra importante, mi piace tanto stare con loro, ma io ho regole rigide, forse troppo per un campionato come quello di Promozione”.