Oltre un milione di euro per i consumi idrici compresi tra il 2013 e il 2020. È quanto destinato dalla città metropolitana di Messina a favore delle scuole superiori di Messina e provincia.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il sindaco metropolitano Cateno De Luca – si chiude la vicenda che riguarda i contributi della città metropolitana a sostegno degli istituti superiori per quanto riguarda le forniture idriche.
All’erogazione di 500.000 euro del 2019, quest’anno aggiungiamo oltre un milione di euro destinati a saldare le spese del periodo che va dal 2013 al 2020. Si tratta di un atto importante di sostegno a tutte le scuole superiori del capoluogo e della provincia e che, soprattutto, risolve un paradosso che riguarda l’Amam, che vanta oltre 500 mila euro di forniture non saldate da parte degli istituti superiori di Messina, una situazione debitoria derivata dalle mancate erogazioni dei contributi della città metropolitana negli anni passati.
“Il sostegno finanziario si è reso possibile grazie alle politiche di risanamento adottate in questi due anni che hanno permesso a Palazzo dei Leoni di essere sempre più efficiente nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali di propria competenza. Infine, desidero evidenziare che con l’Amam si è avviata una trattativa per chiudere definitivamente tutti i contenziosi in essere e arrivare a una soluzione transattiva di tutte le questioni inerenti al servizio di fornitura idrica e alle morosità degli istituti scolastici”.
Per alcuni istituti di Messina i contributi provvederanno a saldare le fatture insolute emesse dall’Amam per un importo complessivo di 503.078,65 euro. Per il resto degli istituti, in carenza della documentazione, la ripartizione dei singoli importi assegnati è stata determinata in base alle classi e nel rispetto dei parametri previsti nel vigente regolamento. Eventuali economie delle risorse assegnate potranno essere utilizzate dagli stessi istituti per spese diverse di funzionamento, a carico dell’Ente, così come stabilito nella su citata legge 23/1996.
Gli importi. Gli importi assegnati alle singole istituzioni scolastiche sono stati così ripartiti: