L’Elogio della Follia è un saggio scritto in latino da Erasmo da Rotterdam. È considerata una delle opere letterarie più influenti della moderna civiltà occidentale. Lo scritto è dedicato a Tommaso Moro, ha carattere satirico ed esalta la Follia -allevata dall’ignoranza e dalla ubriachezza-.
La fine ingloriosa del populismo d’accatto nato dal Vaffa e alimentata dal l’incompetenza ha posto fine ad una patologia politica, che dal 2018 ha dato visibilità a gnomi e lillipuziani. Complice lo stato d’eccezione, il governo giallorosso ha governato senza un fine, ubriacandosi di potere a scapito della competenza. La pandemia è stata cinicamente utilizzata come un grande lavacro collettivo che ha reso tutto lecito (reddito di cittadinanza, abrogazione della prescrizione, utilizzo dei soldi a solo fine clientelare, immobilismo, trasformismo). Ma l’inesistente capacità di stare in partita, complice l’ignavia del PD, ha reso la situazione del Paese drammatica. Fra i cittadini e il palazzo si è creato uno iato, anche in virtù della conclamata crisi del MoVimento (elezioni europee, elezioni regionali, elezioni amministrative), che è numerica e politica al tempo stesso. Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti: al netto della vittoria sulla riduzione dei parlamentari e della feroce battaglia (dal 2019 in poi) contro Salvini, poco resta nel paniere dei risultati del MoVimento, la cui unica preoccupazione è apparsa una è soltanto una: evitare ad ogni costo di trovarsi un lavoro. Questo scopo ha avuto plastica rappresentazione nella ricerca spasmodica di soggetti che fino a ieri venivano appellati voltagabbana: i ciampolilli e nella abiura, senza pudore, di tutti i valori propagandati. A Matteo Renzi va riconosciuto l’immane merito di avere scoperchiato il vaso di Pandora (pur essendo stato il padrino di un incesto politico). Ha dimostrato coraggio e acume, nonostante la campagna denigratoria ai limiti della decenza. Nati sul Vaffa-Day di Bologna sono periti con un Vaffa. Nemesi.
Il Paese necessita di una guida competente e autorevole: Mario Draghi è oggi la massima garanzia possibile. Chi scrive è certo che il Paese supererà la grave crisi sanitaria, economica e sociale sotto la guida accorta e responsabile dell’ex governatore della BCE.
Ci dispiace che Casalino non abbia potuto presentare, fra gli specchi di Palazzo Chigi, la sua fatica letteraria. Si consoli: ci penseranno Travaglio, Padellaro e la Gruber! Consigliamo, tuttavia, una lettura più formativa e illuminata – L’Elogio della Follia – ….appunto.
Pericle