Il mese di marzo ha inaugurato la primavera meteorologica, ponendo fine a un inverno fallimentare sotto tutti i punti di vista. Da diversi giorni, un vastissimo campo di alta pressione sta dilagando su gran parte sull’Europa, senza mai languire. Soltanto da lunedì 1° marzo, una sdrucitura barica presente sulla Turchia sta agevolando la parziale penetrazione di qualche alito un po’ più fresco, immettendo una +2 a 850 hpa.
Il campo di gpt si livellerà su valori sufficientemente elevati per custodire una buona stabilità meteorologica, seppur con una orografica cumulogenesi peloritanica. Come evidenzia Gfs, la cavità sarà troppo angolata per poter addurre aliti instabili, permettendo l’anticiclone termico di perseverare nella sua attività spanciante.
Con questo quadro sinottico statico, le condizioni meteorologiche saranno sostanzialmente stabili, ma non perennemente soleggiate. Ampie porzioni di sereno dovrebbero predominare soprattutto lungo il versante tirrenico, mentre in alcune occasioni si potrà scorgere una locale nuvolaglia orografica, che non riaprirà assolutamente la pompa piovana.
Anche giovedì il bel tempo sarà a completa disposizione di tutto il messinese, eccezion fatta per qualche isolato cumulo marittimo. La temperatura è prevista in linea con la media stagionale, oscillando dai 10° di minima ai 14-15° registrati all’ombra al livello del mare.
I venti spireranno debolmente a regime di brezza lungo l’area strettese, increspata da un falso ostro, tecnicamente denominato vento di barriera. Il tasso dell’Ur farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e l 80%.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano che venerdì la lunga coperta anticiclonica sarà depauperata da qualche infiltrazione umida, che favorirà la costruzione di una sterile coltre cirrostratica.
Soltanto la prossima settimana, la nostra regione potrà essere lambita da una debole ondulazione meridiana, con qualche debole pioggia sparsa. Ma in tutta franchezza, la siccità è già un serio grattacapo che si procrastinerà a lungo, generando criticità. Non ci siamo proprio.
Alessio Campobello