Strade disastrate, Ora Messina: “Buche divenute crateri”

“Non basta dire di saper amministrare, bisogna dimostrarlo. A volte, poi, bisogna anche saper comunicare quando nascono difficoltà”: non le manda a dire il consigliere comunale di Ora Messina, Giandomenico La Fauci .

“Nel giugno del 2019 (prot. 183699 del 13 giugno 2019) mi sono fatto promotore di un’interrogazione urgente per la manutenzione e il ripristino del manto stradale delle vie Reno e Tevere. Quasi due anni dopo, però, iniziano a pormi la domanda se questi interventi sarebbero stati eseguiti se segnalati da consiglieri meno asini volanti. Una domanda forse retorica o forse troppo provocatoria. Pur sempre una questione che resta viva.

Come si potrà evincere dagli allegati fotografici, la risposta dell’Amministrazione era stata immediata (prot. 185437 del 14 giugno 2019) e prometteva una pronta risoluzione, “ove possibile”. Probabilmente, però, non è stato possibile intervenire e sarebbe interessante conoscere le motivazioni. Venti mesi dopo non era stato effettuato nessun intervento e la strada presentava buche – divenute ormai crateri – che rendono pericoloso il transito dei mezzi e, soprattutto, pedonale. Dopo ulteriori segnalazioni, infine, la scorsa settimana sono stati eseguiti interventi che definirei “minimi”. Qualche buca è stata coperta dal bitume, trasformando il fosso in un avvallamento. Non è questo quello che la città merita, non esistono strade di Serie A e di Serie B o, peggio, C. Tutti i cittadini meritano lo stesso rispetto, queste restano vie popolate dove la gente rischia semplicemente camminando.

In più, lo scorso agosto – su segnalazione dei residenti – avevo presentato interrogazione per la scerbatura delle stesse vie. Ancora una volta, nessun intervento è stato eseguito.

Le domande sorgono spontanee, allora, perché l’Amministrazione oltre a non eseguire lavori necessari non comunica le motivazioni. Si tratta di una segnalazione – la prima, sulle condizioni del manto stradale – risalente al 2019, un problema che si sarebbe potuto risolvere ben prima dei problemi nati a causa della pandemia. Si tratta di due piccole arterie interne, forse poco adatte a spettacolarizzazioni social, ma per i residenti è importante che vengano eseguiti i lavori atti a eliminare tutti i pericoli possibili e connessi. Questa vicenda delle vie Reno e Tevere rappresenta un caso esemplificativo.

Personalmente – conclude la nota-denuncia di La Fauci – ho protocollato svariate richieste di intervento per zone come Villaggio Cep, Ritiro, San Michele, tutte finite nel dimenticatoio. L’Amministrazione spieghi, non a me, ma ai cittadini”.

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