Salini: “Il Ponte creerebbe 100mila posti di lavoro”

“Parliamo di sostenibilità, tema decisivo, ma la vera sostenibilità economica è salvaguardare il lavoro. Sa quanti posti potremmo creare con le infrastrutture? Ad esempio 100mila solo col Ponte sullo Stretto, un’opera che collegherebbe la Sicilia al continente. È impensabile fare arrivare l’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria con i soldi del Recovery e poi usare il traghetto per arrivare nell’isola”. Lo dice, al ‘Corriere della Sera’, l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, in una intervista pubblicata oggi dal quotidiano di via Solferino.

Il dibattito sul Ponte s’è riacceso dopo che si era aperto qualche spiraglio per inserirlo nel Recovery Fund. La politica guarda con grande interesse alla realizzazione del collegamento stabile fra Sicilia e Calabria e la Lega si è inserita nel “partito dei favorevoli” con dichiarazioni aperte da parte dello stesso segretario Matteo Salvini, sostenitore del Ponte sullo Stretto di Messina.

La politica siciliana, fatte le dovute eccezioni dei nopontisti ambientalisti, è tutta schierata in favore della realizzazione della grande infrastruttura che consentirebbe il rilancio economico di tutto il Meridione.

La mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto, la cui opera è stata già appaltata, costerebbe alla Nazione più soldi di quanti se ne spenderebbero per la sua costruzione.

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