Il sindaco Cateno De Luca, questa mattina, nel suo primo “sospiro” su Fb ha mandato a quel paese i deficienti (parole sue), che ieri pomeriggio hanno preso d’assalto la Punta. Un modo per scrollarsi di dosso le proprie responsabilità, puntando l’indice contro i responsabili degli assembramenti che hanno fatto indignare mezza Messina.
Come se il sindaco non avesse alcuna responsabilità. Messi da parte gli abiti da sceriffo, il sindaco De Luca ha indossato quelli del fustigatore dimenticando che fra i suoi poteri vi sono anche quelli di disporre zone rosse localizzate.
Se in passato, il primo cittadino ci ha “deliziato” con prese di posizione inspiegabili (come la chiusura dei mercati), oggi De Luca manifesta il suo permessimismo come che il Covid fosse un lontano ricorda. Per fortuna i dati dicono che a Messina il virus circola poco, ma è anche vero che il rischio di una recrudescenza della circolazione è dietro l’angolo.
E mentre ci sono messinesi che rispettano in maniera ligia le regole governative ci sono irresponsabili che si accalcano nei lidi balneari tenuti aperti da altrettanti criminali, i quali servono alcolici e propongono comode sedute agli avventori. Tutto questo non è consentito dalla legge.
Il sindaco De Luca avrebbe dovuto prevedere l’assalto alla diligenza di Torre Faro e se avesse disposto la Zona rossa in quell’area oggi non ci saremmo indignati per quello foto che circolano suoi Social dal primo pomeriggio di ieri.