Tutti passano, tutti osservano, in molti pagano dazio con danni meccanici alle auto, altri rischiano di cadere rovinosamente a terra per la sede stradale sempre più dissestata.

Santa Margherita, quartiere in grande espansione dagli Anni 90 ad oggi, paga anni di immobilismo, abbandonata a se stessa e ferma al palo nonostante la crescita demografica. Aumenta la popolazione, aumenta il traffico veicolare, ma le strade restano sempre quelle, anzi lo stato di conservazione peggiora sempre più. Così la via Nazionale, diventata a senso unico e parcheggio abusivo, sembra uscita da un bombardamento con buche che ormai hanno assunto le sembianze di voragini. Gli unici interventi sono quelli tampone, un po’ di bitume sparso qua e là ed il gioco è fatto.

E’ ancor peggiore lo stato di via Bretella, che collega la via Nazionale con la Strada statale 114, regolata dall’ormai famoso semaforo “meteoropatico”, che spesso a causa della piogge va in tilt.

La via Bretella, per l’alta concentrazione di “crateri” in pochi metri, è il simbolo dell’abbandono, anzi si potrebbe “battezzare” via Etna.

Eppure basterebbe poco per renderla più sicura, ma forse considerato che il Giro d’Italia non passerà mai da quel lembo di strada bisognerà aspettare altri eventi, tipo le elezioni, quando tutti sono pronti e disponibili ad ascoltare, fermo poi dimenticarsi di proclami e promesse. Ed il discorso vale anche per i tanti consiglieri di quartiere, magari ultimi ad arrendersi, ma a volte piegati da un sistema che fagocita ogni cosa…

Tonino Demana