Si è tenuto al ministero dei Trasporti, a Roma, l’incontro fra una delegazione nazionale del sindacato Orsa e il sottosegretario di Stato Giancarlo Cancelleri per il Ministero dei Trasporti, accompagnato da Francesco D’uva. I rappresentanti del ministero hanno confermato che nei programmi di questo Governo c’è il rilancio del traghettamento nello Stretto di Messina e l’ammodernamento/potenziamento del trasporto ferroviario da e per la Sicilia. Nel Piano nazionale di ripresa è Resillpenza (PNRR) sono presenti investimenti per 400 milioni di euro destinati alle infrastrutture per la mobilità fra la Sicilia e la penisola.
L’Orsa ha ribadito l’esigenza di altre due navi a 4 binari in aggiunta alla N/T Messina attualmente in servizio e alla nuova nave Iginia in allestimento ai cantieri Mariotti di Genova che presto solcherà le acque dello Stretto. I’orsa ha precisato che il modello di esercizio per il traghettamento degli Intercity a lunga percorrenza non può essere inferiore a 4 unità: due navi in linea, una di riserva e una in manutenzione. Con la nave Logudoro ferma per sequestro e le navi Villa e Scilla con 37 anni d’esercizio alle spalle, sono indispensabili 4 traghetti modello Messina, a ponte aperto, che consentono di traghettare i treni senza far scendere i passeggeri dalle vetture. Capitolo a parte quello del traghettamento veloce per cui è prevista la costruzione di tre mezzi veloci per la tratta Messina/Villa S.G. resta da superare il problema della Tratta Messina/Reggio Calabria che doveva andare in concessione a RFI ma l’iter è fermo dal 2018 per un ricorso della Liberty-Lines al Consiglio di Stato.
L’Orsa ha precisato che il potenziamento del traghettamento non avrebbe senso senza un concomitante potenziamento dei treni a lunga percorrenza, secondo il sindacato andrebbero ripristinate le coppie di treni dalla Sicilia verso Torino e Verso Venezia in aggiunta agli attuali Intercity che raggiungono Milano e Roma.
Il Sottosegretario Cancelleri ha confermato l’orientamento del governo volto al miglioramento dei collegamenti da e per la Sicilia ma bisogna trovare risorse oltre il Recovery fund, anche perché oltre ai treni a lunga percorrenza bisogna potenziare il trasporto ferroviario interno alla regione. Come primo obiettivo potrebbe arrivare a breve termine l’aggiunta di una coppia di Intercity notte Roma/Agrigento e viceversa ma l’operazione è da confermare. A fine incontro la sensazione è che sta prendendo forma la proposta di rilancio dell’area dello Stretto e del diritto alla mobilità che i siciliani rivendicarono in piazza nel 2015 con la grande manifestazione ” il ferribotte non si tocca”. La strada è ancora lunga ma i presupposti ci sono tutti anche perché il tavolo istituzionale odierno era composto, quasi per intero, da siciliani.