De Luca e la sfida impossibile

Cateno De Luca ha sempre fatto l’opposto di quello che dice. Con un anno e mezzo di anticipo annuncia la sua candidatura alla carica di governatore di Sicilia ed ha già annunciato la data delle sue dimissioni dalla carica di primo cittadino.

L’eterno show del sindaco Cateno De Luca quindi prosegue e lo fa nella consapevolezza che l’impresa per ambire alla carica di governatore di Sicilia sarà ardua. Alla fine è probabile che non si candiderà quando avrà realizzato che nessuno dei partiti dello schieramento di centro-destra gli tenderà la mano per supportalo.

Oggi flirta con Forza Italia e spera, in cuor suo, di spaccare la coalizione confidando nel “doppiogiochismo” di Gianfranco Miccichè, il quale tiene le redini di Forza Italia. Ma quando si avvicinerà la scadenza elettorale i maggiorenti di Forza Italia rinserreranno le fila nell’ambito di accordi su scala nazionale e il “sogno” di Cateno De Luca sarà destinato a infrangersi.

Chi oggi festeggia la “liberazione” di Messina dalle catene di un sindaco che si è rivelato l’ennesima beffa per una città massacrata prima dalla malapolitica e dopo dai “fanfaroni”, dovrà prestare moltissima attenzione perché non è detto che De Luca si dimetterà.

Conquistare la carica di governatore della Sicilia significa avere una dote impressionante di voti e De Luca, obiettivamente, non ce l’ha. Mostrare oggi i muscoli ha comunque una sua logica finalizzata a scompaginare un’alleanza di centro-destra che non è detto che punterà anche per la prossima tornata elettorale sul nome di Nello Musumeci. Di certo c’è solo che nell’ambito di un accordo su scala nazionale, il prossimo governatore di Sicilia toccherà alla Lega e non è escluso che il nome del possibile candidato possa essere diverso da quello attuale.

Davide Gambale

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