Disabili gravissimi, assegno di cura ancora bloccato alla Regione

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Disabili gravissimi, assegno di cura ancora bloccato alla Regione

redme |
mercoledì 26 Maggio 2021 - 16:22

“Disabili gravissimi, ancora bloccate le domande per ottenere l’assegno di cura. Manca il decreto dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali che avvii il meccanismo che consenta di presentare l’istanza di accesso al fondo per la disabilità e la non autosufficienza. E le famiglie dei disabili sono in allarme, anche perché alle Asp spesso non sanno nemmeno cosa dire loro”: a denunciarlo sono i deputati regionali componenti della commissione Salute dell’Ars, Antonio De Luca, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa e Francesco Cappello, cui sono arrivate decine di lamentele per questa vicenda.“A dire la verità – afferma De Luca  – manca proprio tutto, circolare, modulistica e comunicazione, col risultato che la gente fa viaggi a vuoto alle Asp, aumentando i disagi quotidiani che già devono sopportare per ovvie ragioni. Il termine per la presentazione delle domande per poter accedere al fondo scade il 30 giugno, ma ci si deve muovere per tempo per dare la possibilità a tutti di poter presentare le istanze. Non si perda ulteriore tempo, che è già tardi.

Il governo non concentri le sue attenzioni solo a vicende come l’aumento dello stipendio del portavoce di Musumeci, per le quali ingrana solitamente la quarta. Ci sono altre cose che dovrebbero avere la prelazione, e quelle relative ai disabili rientrano certamente tra queste”.

La finestra aggiuntiva di giugno (che si aggiunge a quella canonica del 31 dicembre) per la presentazione delle istanze per l’accesso al fondo regionale per la disabilità e la non autosufficienza è stata ottenuta grazie ad una norma a firma di De Luca, approvata nel corso dell’ultima Finanziaria regionale.“Con questa finestra – commentano  i deputati 5 stelle – le persone che purtroppo si trovano in condizione di disabilità gravissima nei primi mesi dell’anno solare non saranno costretti ad attendere un anno per vedere riconosciuto il legittimo diritto a somme che servono per garantire loro una vita dignitosa, somme utili a sopperire alla cronica mancanza di servizi di assistenza e riabilitazione specifica”.

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