“Che i frutti del SalvaMessina potessero essere avvelenati lo abbiamo detto già nel 2018”. Inizia così una nota a firma della Filt Cgil e Uiltrasporti a seguito delle nuove assunzioni, 15 complessivamente, in Atm senza la sottoscrizione del contratto di categoria, quello degli autoferrotranvieri. “L’Atm spa scopre le carte e pubblica un bando per 15 nuove assunzioni con la qualifica di operaio in apprendistato a cui applicare il contratto nazionale multiservizi e non quello previsto per la categoria degli autoferrotranvieri”, dichiarano le organizzazioni sindacali.
“Si apre la temuta stagione del dumping contrattuale? Temiamo di sì – continuano Garufi e Barresi, segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti – perché introdurre all’interno dell’azienda trasporti un contratto diverso da quello nazionale autoferrotranvieri, con minori tutele e fortemente al ribasso sul profilo economico, non può che far suonare un campanello d’allarme ai sindacati più attenti. Ovviamente, impegnati nei recenti festeggiamenti, i vertici dell’Atm Spa hanno anche dimenticato di espletare il confronto sulla pianta organica dell’azienda necessario per individuare eventuali carenze di personale e persino si è omesso di informare il sindacato dell’avvio di selezioni per nuove assunzioni che apprendiamo solo dal sito aziendale e dalla stampa”.
“Ma nell’Atm del cambiamento questa ormai è prassi consolidata. Non siamo mai stati in guerra con l’azienda Atm- concludono Garufi e Barresi – richiamandosi a recenti sterili dichiarazioni del presidente Campagna sui sindacati, ma sulla difesa dei diritti dei lavoratori non batteremo mai in ritirata e sull’introduzione, con nuove assunzioni, di formule contrattuali al ribasso, anticamera di un prossimo spezzatino aziendale, esigiamo un dovuto confronto”.