Resta ancora aperta la partita nell’ambito della vertenza “Papardo”. Ieri si è svolta, presso la Prefettura di Messina, l’attesa riunione finalizzata al tentativo di conciliazione e al raffreddamento del conflitto sorto dopo la dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda ospedaliera.
I lavori sono stati coordinati dal capo di gabinetto dott. Carmelo Musolino e hanno visto la partecipazione di Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil e Uil Messina, Francesco Fucile e Giuseppe Calapai, segretario generali di Fp Cgil e Uil Fpl, Guglielmo Catalioto e Corrado Lamanna, Responsabili Area Medica di Fp Cgil e Uil Fpl, nonché del dott. Mario Paino, direttore generale dell’A.O. Papardo.
I dettagliati ed esaustivi interventi svolti dalle organizzazioni sindacali hanno rivendicato l’assoluta indispensabilità del rilancio dell’ospedale Papardo e hanno respinto la gravissima decisione assunta dall’assessorato regionale alla Salute che ha determinato un pesante abbattimento di ben 8 milioni di euro della massa finanziaria. Una decisione che, ove non sarà radicalmente modificata, avrà come conseguenza una sensibile riduzione dell’offerta sanitaria del Papardo e il forte ridimensionamento del numero delle risorse umane per garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
E’, quindi, intervenuto il dg Paino, il quale nel corso del suo intervento ha informato le parti che il giorno precedente si era incontrato a Palermo con i vertici amministrativi dell’assessorato regionale alla Salute che, sembrerebbe, avrebbero l’intenzione di procedere ad una forte riduzione del taglio di circa 8 milioni di euro della massa finanziaria che è alla base della proclamazione dello stato di agitazione e della forte protesta di Uil e Cgil. Un taglio che, nel mettere in discussione il diritto, costituzionalmente garantito, alla salute dei cittadini produrrà un pesantissimo crollo dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio.
Le organizzazioni sindacali nel prendere atto delle incoraggianti dichiarazioni del manager del Papardo Paino, hanno comunque dichiarato che, in attesa di vedere formalizzata da parte dell’assessorato regionale alla Salute l’adeguamento della massa finanziaria occorrente per garantire i LEA, reputano necessario mantenere alto lo stato di agitazione del personale del Papardo.
Pertanto, ne consegue che, in caso di mancanza di elementi concreti ed esigibili, Uil, Cgil, Fp Cgil e Uil Fpl avvieranno tutte le necessarie azioni, non escludendo neanche la proclamazione dello sciopero, per difendere gli interessi dei cittadini messinesi, i quali non possono essere privati di un’assistenza adeguata ai loro bisogni di salute.