I festoni della discordia. Tra favorevoli e contrari non si placa la polemica sugli addobbi da intrattenimento per manifestazioni come Festival del cinema o Taobuk. In questi giorni il corso Umberto si è svegliato con festoni istallati a seguito di un’apposita indicazione dell’assessorato regionale al Turismo.
L’idea che nasce probabilmente dall’assessore regionale, Manlio Messina, spinto, magari da qualche referente locale, non è concettualmente del tutto peregrina. Il risultato non ha registrato un grande entusiasmo tanto che quanto accaduto è diventato anche un caso politico.
“Effettueró – ha detto in proposito il consigliere comunale di opposizione, Antonio D’Aveni – un intervento in proposito nell’ambito del civico consesso. Sembra essere Natale o Carnevale in pieno giugno. La città merita attenzione in vista del rilancio turistico, ma non in questi termini”.
Alla voce del rappresentante del civico consesso si aggiungono altre opinioni di dissenso. “Invito – afferma l’ex sindaco, Mauro Passalacqua – da semplice cittadino semplice , il Comune o chiunque sia il responsabile a rimuovere questa cafonata incredibile dal corso Umberto”. Ma le proteste sono arrivate dall’esperto ai grandi Eventi, Dino Papale. “Non sono interessato a conoscere i responsabili di questo scempio – tuona l’ex presidente del Consiglio comunale, Eugenio Raneri – dalla Regione in giù, vedrete, che tutti prenderanno le distanze. Il sindaco, Mario Bolognari, tiri fuori istanze, progetti, autorizzazioni ed approvazioni, li renda pubbliche ed emetta un’ordinanza di immediata rimozione”.
Perplessità su quanto realizzato sono arrivate da altre parti come, ad esempio, la guida turistica, Ernesto Fichera. Un’iniziativa che ha suscitato delusione mentre si pensa che possa essere messo in atto, al più presto, un rilancio in grande stile.